25 Aprile 1945

La festa nazionale dell'anniversario della Liberazione venne istituita il 22 aprile 1946 e resa definitiva il 27 maggio del 1949. La data fu scelta in riferimento al giorno dell'entrata dei Partigiani nelle città di Milano e Torino e rappresenta, oltre alla celebrazione della Liberazione e della Resistenza, la fine della seconda Guerra mondiale. 
In un periodo in cui ancora si facevano sentire le ostilità, le tensioni e le difficoltà di convivenza in un popolo rimasto spaccato per vent'anni, l'istituzione delle celebrazioni è legata ad una brevissima dichiarazione brevissima ma solenne:
«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile è dichiarato festa nazionale» (DL 185 22 aprile 1946, art. 1.)
Foto di Athenae Noctua

Vi propongo, per celebrare questa importante giornata, un racconto-testimonianza di Dino Buzzati intitolato 25 aprile, che ben descrive la carica di speranza e gioia che attraversò il popolo italiano, finalmente libero dagli orrori della dittatura e della guerra mondiale e civile.
Ecco, la guerra è finita.
Si è fatto silenzio sull'Europa.
E sui mari intorno ricominciano di notte a navigare i lumi.
Dal letto dove sono disteso posso finalmente guardare le stelle.
Come siamo felici.
A metà del pranzo la mamma si è messa improvvisamente a piangere per la gioia, nessuno era più capace di andare avanti a parlare.
Che da stasera la gente ricominci a essere buona?
Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminio, tutti sono diventati pazzi, ridono, si abbracciano, i più duri tipi dicono strane parole dimenticate.
Felicità su tutto il mondo è pace!
Infatti quante cose orribili passate per sempre.
Non udremo più misteriosi schianti nella notte che gelano il sangue e al rombo ansimante dei motori le case non saranno mai più così immobili e nere.
Non arriveranno più piccoli biglietti colorati con sentenze fatali,
Non più al davanzale per ore, mesi, anni, aspettando lui che ritorni.
Non più le Moire lanciate sul mondo a prendere uno qua uno là senza preavviso, e sentirle perennemente nell'aria, notte e dì capricciose tiranne.
Non più, non più, ecco tutto;
Dio come siamo felici.
 Felice Festa della Liberazione a tutti gli Italiani!

C.M.

Commenti

  1. Bellissima testimonianza! Felice anniversario della liberazione anche a te!

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    1. Ho pensato che le parole di un personaggio di spicco della nostra cultura che ha vissuto quei momenti fossero molto più adatte delle mie a spiegarci la drammaticità della situazione passata dal Paese e la gioia di vederlo finalmente libero!

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  2. Bellissima la pagina di Buzzati. Grazie, Cristina, ci voleva!

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    1. Come scrivevo a Frannie, le testimonianze di chi ha vissuto quei momenti sono sempre le più eloquenti, hanno un valore quasi sacro... per quest ho lasciato parlare un nostro grande autore!

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  3. grazie tantissimo, anche della foto di Buzzati, che non avevo mai visto, l'avevo sempre immaginato più robusto, un po' come Nero Wolf, e non so perché. Quando rileggerò Il deserto dei Tartari sarà un'esperienza completamente diversa con questa sua nuova immagine davanti agli occhi ...

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    1. Nemmeno io avevo mai visto il volto di Buzzati: lo immaginavo come un tipo particolare e con una vena di maledettismo e insieme di ironia nell'aspetto... non so perché, dato che devo ancora leggere un suo romanzo!

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  4. ciao c'è una sorpresuccia per te qui
    http://librodolcelibro.blogspot.it/2013/04/addirittura-tre-premi.html
    ciao!

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    1. Grazie Saralinda! Provvederò a rispondere al più presto con un post apposito! Intanto mi leggo le tue risposte! :D

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