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Purtroppo la mia lista di future letture continua a crescere, quindi questi testi appartenenti al mio passato di lettrice sono spesso passati in secondo piano, con la certezza che sarebbe arrivato il momento per loro, quasi dovessero ritagliarselo da soli. Libri nuovi, libri si studio, libri che si aspettano con impazienza finiscono sempre per prendersi prepotentemente il tempo che vorremmo dedicare a vecchi amici (sempre librosamente parlando) e quelli restano là ad aspettare.
D'altronde i Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli fanno parte anche della famosa rassegna di Calvino nel primo capitolo di Se una notte d'inverno un viaggiatore... quindi, in qualche modo, la mia tensione trova una legittimazione autorevole ed è quasi doveroso soddisfarla.
Ebbene, facendo appello al mio senso del dovere e alla necessità di mantenere la parola data, mi sono sottoposta al progetto di alternare ad ogni libro letto (o al massimo ogni due) un testo che mi propongo da tempo di rileggere. Non sarà una sfida vera e propria, né una sorta di gara a recuperare quanti più volumi possibile, ma, almeno, l'esistenza di una sorta di tabella di marcia mi dovrebbe aiutare a darmi una regolata.
L'avventura proseguirà con alcuni dei titoli che meritano di essere ripresi e che vanno da libri di cui non ricordo molto più della trama generale (ad esempio Il Maestro e Margherita) ai libri che non mi erano piaciuti, forse perché letti nel momento sbagliato, per obbligo o con una cattiva disposizione (La metamorfosi di Kafka o alcuni romanzi di Pavese, fra cui La luna e i falò), passando per letture che avevo amato e voglio rigodere (come Lessico Famigliare). Per non parlare dei grandi classici che vorrei leggere e rileggere all'infinito: l'Iliade in primis, ma sto cominciando a nutrire una certa nostalgia per Guerra e Pace, che ormai risale alle mie letture di due anni fa; e che dire dei romanzi che mi ero fatta prestare e di cui sento la mancanza, al punto che gli scaffali gridano a gran voce che Il conte di Montecristo dimori fra di loro!
Non ho idea di quanto durerà questa maratona, anche perché sono pronta a scommettere che, quanto è costante la crescita della lista dei libri da comprare e leggere per la prima volta, altrettanto rapidamente evolverà quella dei libri da riprendere, perché le seconde letture, finora, mi hanno sempre fatto valutare in meglio i romanzi del passato.
In fondo, si sa, ogni rilettura aggiunge valore e significati.
E voi, che rapporto avete con la rilettura? C'è un libro che ritorna spesso sul vostro comodino o che vorreste rileggere?
Anch'io sento il bisogno di rileggere i libri che ho già letto, ma ad ogni rilettura mi sembra di leggere per la prima volta un libro nuovo. Sarò io che continuo a cambiare e vedo cose di cui prima non m'ero accorto? Oppure la lettura è una costruzione che prende forma mettendo insieme un gran numero di variabili e non può ripetersi due volte secondo lo stesso disegno? Ogni volta che cerco di rivivere l'emozione di una lettura precedente, ricavo impressioni diverse e inattese, e non ritrovo quelle di prima. [...] La conclusione a cui sono arrivato è che la lettura è un'operazione senza oggetto; o che il suo vero oggetto è se stessa. Il libro è un supporto accessorio o addirittura un pretesto. (Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore)
C.M.
Le sfide libresche che ci poniamo sono le più entusiasmanti! :)
RispondiEliminaAnche perché, comunque vadano, resta la gioia di essersi dedicati ai libri! ;)
EliminaTi ammiro!!!Io ho talmente tanti libri da leggere (ma sono proprio tanti tanti) che non ho proprio il tempo di rileggerne altri...fa eccezione solo la Austen di cui ogni anno rileggo un romanzo!! ^^
RispondiEliminaAnch'io ne ho tantissimi, infatti è proprio una cosa che mi sono imposta (pur con molto piacere): non volevo rimandare ancora, sapendo che poteva essere un procrastinare infinito! ;)
EliminaIn bocca al lupo con il progetto rilettura!
RispondiElimina«ogni rilettura aggiunge valore e significati.»
Vero, anche se confesso di non rileggere quasi mai. Mi capita più spesso di riprendere delle parti di libri che mi hanno particolarmente colpita.
Cosa mi capita di rileggere da cima a fondo?
Contrasti d'amore di Elinor Childe perché è il comfort book più agevole che posseggo e che riesco a leggere più velocemente;
Persuasione di Jane Austen che è il mio Austen preferito;
L'antico sigillo di Adalbert Stifter, un po' perché mi piace la letteratura intimista, un po' perché mi ritrovo in sintonia con il protagonista sotto diversi, importanti aspetti;
i Canti di Leopardi, ma, in realtà, non da cima a fondo, perché tendo a evitare quelli che si rifanno al modello classico.
Devo, insomma, decisamente lavorare su un eventuale progetto rilettura.
Eh, ma se mi nomini Leopardi non posso che inchinarmi ad una delle tue riletture preferite! In generale, con la poesia faccio anch'io così: prendo il volume di un autore ogni tanto e spulcio qua e là (non riesco proprio a leggere i canzonieri - come del resto le raccolte di racconti - tutti di seguito, preferisco centellinarli). Quanto alla Austen, è stata una mia recente e piacevole scoperta, ora mi sono imposta di proseguire nella sua conoscenza con Northanger Abbey, sempre, ovviamente, mantenendo l'alternanza letti-riletti! :)
EliminaMi piace molto quello che scrivi e trovo interessante quello che leggi, ma preferisco lasciare che i libri compaiano e scompaiono un po' misteriosamente alla mia vista, quelli nuovi e quelli già letti, ricordati e dimenticati, letti fino alla fine o in parte...insomma tracce di un percorso che mi diventa chiaro solo mentre lo compio...la lettura, in quanto operazione senza oggetto...e senza "pro-oggetto". L'antico sigillo di Stifter, per esempio, l'ho incontrato a quest'ora improbabile grazie ad una tua follower...non credo di averlo mai letto, ma non ne sono così sicura. Poco importa, poi si vedrà, intanto ho letto voi. Grazie. A te e a Ludo
RispondiEliminaIl bello di leggersi e scambiare opinioni è proprio in questo inaspettato aprirsi di orizzonti, e, quando si tratta di libri, equivale ad un aprirsi di mondi. Leggere ciò che piace, cio che si ama, ciò in cui ci si imbatte per caso o che si è incontrato in passato: tanti modi interessanti per nutrire lo spirito! Grazie a te per esserti fermata a riflettere con noi!
EliminaComplimenti per il progetto!
RispondiEliminaA volte capita di non ricordare anche i libri che non ci sono piaciuti...
Rileggerei volentieri Il maestro e Margherita, Libera nos a malo, Oblomov, qualcosa di Kafka e Thomas Mann (tra quelli che mi erano piaciuti) e vorrei cercare di dare un'altra possibilità a Il giovane Holden, che all'epoca invece non mi aveva entusiasmato.
Non credo che potrei progettarlo rigorosamente come te, perché poi mi sentirei intrappolata e non lo farei più... :)
Beh, magari anch'io non riuscirò ad essere rigorosa, ma una volta che ho dichiarato al mondo l'intenzione di farlo, in qualche modo, pur lentamente e senza pedanteria, dovrei almeno mettermi sulla buona strada.
EliminaMi citi anche tu Il Maestro e Margherita, che ho selezionato fra le riletture più impellenti perché l'avevo letto al liceo, presentato come un titolo imperdibile... peccato che non fosse una lettura adatta ai 15 anni: con oltre un decennio i più sulle spalle potrebbe essere diverso. Chissà che poi non riusciamo a trovare l'occasione di una lettura condivisa o, comunque, abbastanza ravvicinata da tentare un confronto preciso! :)
A proposito de Il Maestro e Margherita, vorrei provare a rileggere solo il romanzo di Pilato e vedere che effetto mi fa.
EliminaIn effetti anche questa integrazione sarebbe intrigante... troverò mai il tempo e l'occasione per dedicarmi a tutti questi libri? :)
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