Il Salone del Libro: un piccolo sogno divenuto realtà (e già la nostalgia)

Ora, a mente fredda, posso raccontarvi il mio Salone. E invece no, perché mi accorgo che al solo ricordo della giornata di domenica il cervello rivive l'entusiasmo di quelle ore passate fra gli stand, i libri e i lettori di tutta Italia.
Il Salone internazionale del libro di Torino è un evento che tutti gli appassionati lettori dovrebbero provare. Fino a sabato scorso credevo che mi sarebbe bastato passare al Lingotto un giorno soltanto, ché già è stato difficile ritagliare i due giorni minimi necessari allo spostamento e al godimento dell'evento. Invece domenica mi è apparso immediatamente chiaro che, in pieno stile Leopardi, un'esperienza grande e festante come quella di domenica non può che procurare il desiderio di vivere ancora e ancora quei momenti. Al Salone dai un dito e lui si prende tutto il braccio, fin su al cuore.
Ho atteso così tanto tempo di partecipare a questa grandissima fiera che il viaggio in metro dalla stazione al Lingotto sembrava eterno. Ma, non appena apparsi gli stendardi colorati dal SalTo2016, sono entrata in visibilio. Ecco, già per l'introduzione mi sto perdendo, per dire il mio stato di eccitazione.
Come preannunciato, domenica c'erano tantissimi incontri cui avrei voluto partecipare, ma fra i padiglioni il tempo vola e ho preferito dilungarmi in chiacchiere librose con alcuni espositori che mettermi in fila delle ore, per quanto fossero allettanti i programmi degli eventi. Così, alla fine, ho partecipato solamente all'incontro di presentazione di Costituzione! Perché attuarla è meglio che cambiarla di Salvatore Settis, con l'introduzione di Gustavo Zagrebelsky: è stata un'ottima occasione per riflettere sulla profondità di alcuni articoli della nostra carta fondamentale e sull'importanza di tornare a leggerla per appropriarci dei nostri diritti e pretenderne il rispetto. Ma forse dei dettagli è meglio che parli altrove, essendoci parecchio da dire sulla questione. La lunga attesa è stata dunque premiata, diversamente da quanto accaduto per un altro incontro alquanto deludente, su cui non voglio dilungarmi ma che forse avevo preso per qualcosa di diverso da ciò che era nelle intenzioni dei relatori.


Ma veniamo agli editori e agli incontri. Vagando per il SalTo mi sono riempita gli occhi di meraviglie, dal gigantesco simbolo dell'infinito formato da libri ad alcuni stand veramente incantevoli, primi fra tutti quello di Iperborea (che vince il premio per il miglior spazio espositivo) e quello di NN editore... ma anche quella sorta di scatola blu rasserenante che era lo spazio Sellerio meritava. Fedele al mio proposito di dedicarmi soprattutto agli editori indipendenti, è qui che mi sono soffermata e che ho fatto acquisti, tradendo anche un po'la mia lista... ma, del resto, se avessi solo seguito l'elenco, cosa ci sarebbe stato di diverso da qualsiasi altro giro in libreria? E così mi sono intrattenuta a parlare di Kent Haruf con i ragazzi di NN, che mi hanno del tutto convinta a intraprendere la lettura della trilogia di Holt (oltre a fomentare la curiosità per Sono Dio di Giacomo Sartori, esposto come anteprima golosissima). Con una simpaticissima rappresentante di Marcos y Marcos, invece, ho chiacchierato di Miriam Toews, portando a casa il suo In fuga con la zia e Io e Henry del giovane Giuliano Pesce; è stata poi la volta di Keller, di cui avevo puntato i due libri Sassi vivi di Anna Rottensteiner e Uomini in guerra di Andreas Latzko. 


A questo punto mi sono imposta di guardare e non toccare più alcun libro, sicché resistere agli espositori ricolmi di Minimum fax (Il commesso di Malamud ancora mi appare in sogno, accusandomi di averlo abbandonato) e ai colori delle copertine Iperborea è stata un'impresa... tanto più che ho allungato gli occhi su Paasilinna, che si è infilato prepotentemente nella lista di acquisti futuri. Ma poi sono passata dallo stand di Casa Sirio e l'entusiasmo dei giovani che mi hanno parlato dei loro libri mi ha contagiata al punto da dirottarmi su Elementare, Cowboy, di Steve Hockensmith, che ho ricevuto direttamente dalle mani della sua traduttrice, Alessandra Brunetti.

Con Fabio Stassi da Sellerio

Ma poi. Poi sono arrivata allo stand Sellerio e mi sono trovata davanti l'annuncio che Fabio Stassi avrebbe di lì a poco firmato le copie del suo nuovo libro, che avevo in mente di comprare, ma non proprio domenica. Occasione da non perdere: neanche il tempo di staccare lo scontrino che Stassi è comparso accanto a me, fermandosi qualche minuto a conversare sulle aspettative a proposito de La lettrice scomparsa... e la dedica speciale quando ha saputo che sono un'insegnante. Quei pochi secondi sono stati fra i più indimenticabili della mia visita e rientreranno sicuramente nelle mie memorie di lettrice.


Gli incontri, però, non hanno avuto come protagonisti soltanto scrittori ed editori, ma anche amici della rete: con grande gioia ho finalmente conosciuto Loredana e Simona del blog Del furore di aver libri, Davide di Muninn e altri amici Scratchreaders, Paola, Gaia, Linda e Andrea. Anche se per pochissimi minuti, poter salutare di persona colleghi e appassionati lettori con cui scambio riflessioni e opinioni di lettura è stata un'esperienza preziosa. Altri amici li ho sfiorati, chi andava prima, chi era altrove affaccendato, ma confido in prossime occasioni per incontri altrettanto piacevoli.
Ultimo ma non ultimo, merita una menzione speciale Jonathan, il mio fidanzato, per il suo eroismo nel sopportare il mio delirio da un angolo all'altro del Lingotto, per avermi convinta a sfidare la stanchezza post-concorso per partire alla volta di Torino e per aver fatto stampare la borsa personalizzata di Athenae Noctua da riempire con i miei acquisti.

Gli acquisti
Una giornata piena di emozione, insomma, di un contatto diretto con il mondo dei libri e dell'editoria che mi ha convinta ancor più della necessità di leggere qualcosa che vada oltre i classici, di cercare le voci di oggi, di attingere alla qualità di quei prodotti che nascono da tante persone che fanno il loro lavoro con serietà e passione. Questo è stato il Salone: ben al di là di una manifestazione commerciale, un momento di contatto con chi i libri li vive e li fa, imprimendo cambiamenti grandi e piccoli alle nostre vite di lettori insaziabili.

C.M.

Commenti

  1. Ciao Cristina!
    Il tuo resoconto è pieno di entusiasmo e di gioia! Sono felice che il Salone del libro ti sia piaciuto :)

    Tra i tuoi acquisti mi ispira molto il nuovo libro di Fabio Stassi e... che bel ricordo avrai legato a quel libro dopo aver incrociato l'autore!

    Claudia

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    1. Dire che il Salone mi è piaciuto è riduttivo: sono già qui che scalpito per tornarci... naturalmente l'incontro con Stassi è stato uni dei momenti più belli: l'autore che avevo già apprezzato per L'ultimo ballo di Charlot si è rivelato anche una bellissima persona! :)

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  2. Invidia pura.
    Sei bellissima e si vede che ti ridono persino gli occhi, si percepisce che l'esperienza è stata positiva ^__^

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  3. Complimenti per la bella esperienza e grazie per averla condivisa ^_^

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  4. Ci sente esattamente proprio così al salone, io ci sono andata sabato con delle amiche consapevoli comunque che un giorno è troppo poco. Bella la tua borsa porta libri! Ciao.
    Sabrina

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    1. Grazie, Sabrina! Infatti l'anno prossimo vorrei provare a stare di più, ma tutto dipende dagli orari scolastici!

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  5. Grazie Cristina per aver condiviso la tua emozione con chi, purtroppo, non è stato presente all'evento. Che dire, spero di essere presente anche io stavolta al prossimo salone per immeggermi nei libri. Brava a rendere un piccolo omaggio al tuo fidanzato, meritano sempre qualcosa di buono chi sopporta pazientemente le nostre passioni, ti comprendo ;-)

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    1. Eh, un bel ringraziamento ci voleva, soprattutto considerando la mia mania dei libri, che a volte mette a dura prova la pazienza di chi mi sta vicino! :P

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  6. Io c'ero venerdì al SalTo. :))
    Come te, mi ci sono persa e avrei voluto nascondermi tra i libri per poter essere presente di nuovo il giorno dopo.
    Sono convinta che per gli appassionati è un'occasinne troppo ghiotta per lasciarla nel piatto.
    Più che altro, soldi contati e carta di credito a casa. Meglio! ahahahahhaha
    Ciao!

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    1. In effetti non avrei dovuto portare il bancomat, però, a mia discolpa, posso dire che non compravo libri da almeno un paio di mesi e che ho risparmiato per l'occasione... non nel senso che altrimenti non li avrei comprati, ma perché prevedevo l'enorme tentazione! ;)

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    2. Io mi preparo il gruzzolino poco per volta e oi consegno bancomat al marito prima di partire.
      Tanto quando torno ho le braccia che fanno male lo stesso, ahhahhha
      Sono anni che ci andiamo mia figlia ed io e non possiamo più farne a meno.

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    3. Una bella abitudine da non perdere mai, ancora più preziosa se condivisa con le persone cui vogliamo bene!

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  7. Non potendo andarci neppure quest'anno, mi godo i resoconti di chi, come te, ha colto l'occasione per immergersi nel mondo dei libri, in tutte le sue forme, dalla produzione cartacea, all'ideazione, al lavoro di editing e traduzione, fino alla sua diffusione tra gli amanti della lettura.
    Un racconto pieno dell'entusiasmo che evidentemente il SalTo merita! :)

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    1. Lo merita, eccome! Sono già qui che pregusto la prossima edizione, sperando di poterci andare: il Salone del libro crea dipendenza! :)

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    2. Voglio andarci anche io il prossimo anno! Troppa sofferenza rimanere a casa in tre giornate così ricche.

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    3. Ti capisco: è stato così anche per me gli scorsi anni... e non ho la certezza che non lo sarà anche i prossimi, naturalmente.

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Un po'mi invidio anch'io, in effetti: invidio la me di domenica scorsa che chissà mai quando potrà ripetere l'esperienza!

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  9. Che voglia di andare *__* Ti rimprovero subito per aver resistito al padiglione Iperborea e a Paasilinna :O Come hai potuto? XD Non so se ne abbiamo già chiacchierato, è un autore che trovo brillante e divertentissimo!
    Tra gli acquisti - tutti assai ispiranti *_* - vedo Benedizione di Haruf: sto leggendo il primo volume della "trilogia" (diciamo ideale), ossia Canto della pianura, che la NNE ha deciso si pubblicare posteriormente (scelta editoriale spiegata sul sito ufficiale, ma per me affatto convincente in quanto lettrice :D), lo trovo decisamente coinvolgente. Tu sai che Benedizione è (in teoria, come detto prima) il terzo volume del ciclo???
    E bellissime le foto, esprimono la gioia del lettore *_*
    Ciao Cristina ^_^
    P.S.: menzione speciale al fidanzato :O Bella la borsa personalizzata!

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    1. Accetto il rimprovero, ma, se avessi ceduto, a rimproverarmi sarebbe stato l'estratto conto! ;P
      Quanto alla trilogia di Haruf, ho riflettuto molto assieme alla responsabile di NN sulla possibilità di seguire l'ordine narrativo o quello di pubblicazione, ma, alla fine, vedendo che molti si sono innamorati di Holt anche scombinando la cronologia reale, ho deciso di partire con Benedizione!

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  10. Quel caleidoscopio di libri Adelphi è davvero attraente... roba da prendere e buttare tutto nella borsa. Quest'anno per me niente Salone ma mi rifarò di sicuro nel corso dell'anno con qualcosa di più piccolo e di più locale. Tanta stima per il tuo fidanzato.

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    1. Adelphi ha sempre un'eleganza ammirevole, i colori dei loro volumi e l'ordine in cui sono sempre disposti trasmette armonia!

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  11. Mi rivedo tantissimo nelle tue emozioni: ricordo ancora come mi sono sentita io, la prima volta a Torino :D
    Io quest'anno non ci sono stata domenica, ma sappi che mi avrebbe fatto tanto piacere incrociarti!

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    1. Avrebbe fatto molto piacere anche a me, speriamo ci sia l'occasione di incontrarci in futuro (al Salone o ad altri eventi letterari)! :)

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