Salutando il 2016

Un altro anno finisce e si inarca sul nuovo e, come da tradizione, si tirano le somme. Il 2016 non mi mancherà affatto: tra quella grande presa in giro che è stata il concorso per docenti, il solito caos delle assegnazioni delle supplenze annuali e qualche evento molto spiacevole che sarebbe bastato, da solo, a rovinare i dodici mesi, non vedo l'ora di dare un calcio a questi 365 giorni, portando con me solo quanto di buon c'è stato.
Ad attendermi ho il proseguimento del mio incarico al liceo: non ho più scritto nulla sulla scuola dopo le avventure della biblioteca, ma, con il solito balletto d'autunno, all'inizio di novembre sono finita ad insegnare nella scuola secondaria di secondo grado, che, per ora, mi sta riservando meravigliose giornate e occasioni professionalmente molto appaganti, anche perché nel triennio posso dedicarmi alla lettura della Commedia.
Il blog ha ultimamente risentito degli impegni scolastici, come è naturale, ma sono contenta di aver avuto in questo anno tante occasioni per confrontarmi con voi amici e lettori e di aver incontrato di persona, complici anche il Salone del Libro (la mia grande conquista del 2016) e il Festivaletteratura, alcuni colleghi blogger: Elisa la Lettrice Rampante, Marina di Internostorie, Loredana di Del furore di aver libri, Andrea de Le mele del silenzio, Davide di Munnin e alcuni Scratchreaders (con i quali ho partecipato, anche se a singhiozzo, alla #maratonashakespeariana e alla lettura di Un amore di Buzzati).


Librosamente parlando, il 2016 è stato un buon anno: ho letto più libri di quanto avevo previsto ad inizio anno (72 contro i 65 iniziali) e sono complessivamente molto soddisfatta della loro qualità: fra classici e nuovissime uscite, posso dire di aver letto libri molto gradevoli e qualche titolo davvero eccezionale, che si è guadagnato la possibilità di essere fra i libri della mia vita. Si contendono il podio:
  • Anche noi l'America di Cristina Henriquez, uno struggente romanzo che, a partire dalle vicende di due famiglie di sudamericani migrati nel Dealware, ci parla di integrazione, amicizia e amore attraverso le vite dei loro membri più giovani, la dolce Maribel, il cui cervello è rimasto gravemente danneggiato in un incidente, e Mayor, l'unico ragazzo che riesca ad entrare nel suo mondo. Anche noi l'America è il romanzo che quest'anno mi ha fatto commuovere, non c'è che dire.
  • L'ultimo ballo di Charlot è stato il primo romanzo di Fabio Stassi che ho letto e mi ha letteralmente incantata con i suoi scorci sognanti e con un racconto che mescola biografia e fiaba nella ricostruzione della storia di Charlie Chaplin e di una singolare sfida lanciata alla Morte. Un'intensa riflessione sulla vita, sull'arte che sull'intimo rapporto che le unisce con il doppio filo della gioia e della malinconia.
  • Il commesso di Bernard Malamud, un prodigio letterario, un romanzo che sa coniugare il piacere estetico della lettura con una riflessione mai pedante sul sottile confine fra ciò che desideriamo e i compromessi e gli errori in cui ci imbattiamo nel tentativo di raggiungerlo.
  • Il tramonto birmano di Inge Sargent, il racconto di un'esperienza autobiografica che si fonde con il romanzo e l'etnografia. Inge Sargent, Mahadevi di Hsipaw, è, al contempo, autrice e protagonista e attraverso i suoi occhi e il suo cuore sono stata trasportata in un mondo sconosciuto, fra la vegetazione, gli animali, i colori e i sapori dell'estremo Oriente, ma anche nel centro di un grande dramma storico.
Poi, naturalmente, c'è la saga dei Cazalet, iniziata nel 2015 e arricchitasi quest'anno con Il tempo dell'attesa e Confusione e che arriverà al gran finale proprio nel 2017, che, dunque, sarà un anno di preparazione psicologica al distacco da questa meravigliosa storia. Inizio a comprare i fazzoletti.
Un ulteriore motivo di soddisfazione sta nel fatto di essermi dedicata molto più che negli anni passati all'editoria indipendente, come si vede anche dai titoli che mi hanno conquistata, un po'seguendo i suggerimenti dei colleghi blogger, un po'prestando più attenzione alle newsletter e un po'lasciandomi guidare dall'istinto in libreria. Inoltre in questo 2016 ho incontrato di persona alcuni autori che mi hanno tenuto compagnia con le loro storie: Fabio Stassi, Julian Barnes, Wu Ming e Fredrik Sjöberg.
Sono anche molto contenta di aver riletto interamente la Commedia e della lettura del Don Chisciotte, anche se quest'ultima resterà forse unica, perché è stata parecchio impegnativa e in qualche momento sono stata sul punto di gettare la spugna. Parlando di classici, mi sarebbe piaciuto celebrare adeguatamente il mezzo secolo dell'Orlando furioso con una rilettura e magari con qualche post a tema, ma non ce n'è stata l'occasione, ma sono riuscita almeno a ricordare il centenario de I fiumi di Ungaretti e, in occasione delle Olimpiadi, la letteratura sulle sue origini legate ad Eracle.
Il proposito a lungo rimandato e mantenuto è stato quello della maratona potteriana appena iniziata, che mi sta facendo riscoprire la magia di una saga che mi ha accompagnata nell'adolescenza. A controbilanciare questa apparente diligenza, devo dire che molti altri propositi di lettura sono andati in fumo e hanno finito per allungare all'infinito la mia già vertiginosa lista dei desideri... ma so che mi capite benissimo.
Nell'insieme, il resoconto annuale di Goodreads mi fa notare che ho letto 22.252 pagine, che, più o meno, stanno per 60 pagine al giorno, sebbene la distribuzione delle letture sia stata molto irregolare. Non che di per sé in numeri valorizzino o sviliscano le esperienze di lettura, ma è stato confortante notare di essere riuscita a ritagliarmi degli spazi considerevoli per questo svago.
Quello che proprio mi è mancato è stato qualche viaggio o, più in generale, qualche evento culturale rilevante: non ho fatto una lunga vacanza né qualche gita in una città italiana o europea come mi sarebbe piaciuto e, per giunta, ho frequentato poco anche teatri, mostre e cinema rispetto agli anni scorsi o comunque rispetto a quanto avrei voluto, come si può intuire anche dalla scarsità dei post dedicati a questi argomenti. Posso comunque dirmi felice di essere tornata al Museo egizio di Torino e al MART di Rovereto, di aver potuto ammirare dal vivo tantissime opere di De Chirico, dei Nabis, dei maestri Edo e di Escher (del quale vi parlerò nei prossimi giorni).
Spero che il 2017 sia ancor più stimolante, che porti qualche novità di rilievo e che possiamo trovarci ancora e ancora per condividere le nostre letture, i nostri interessi culturali, le nostre riflessioni. E vi auguro che il nuovo anno porti anche a tutti voi ciò che più desiderate!

Felice anno nuovo!

C.M.

Commenti

  1. Buon anno nuovo anche a te, Cristina! Seguirti lungo le tue letture e i tuoi resoconto è stato un vero piacere. Sono felice che tu abbia raggiunto tanti obiettivi e sono sicura che ne raggiungerai anche di più l'anno entrante :)

    Quest'anno vorrei provare a partecipare anche io ai gruppi di lettura. All'inizio del 2016 avevo provato anche io con la maratona skakesperiana, ma poi mi sono persa un po'. Forse il 2017 sarà l'anno buono :D

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    1. Ho letto ieri di sfuggita che la maratona shakespeariana proseguirà anche nel 2017, spero di accodarmi di nuovo o di partecipare ad altre letture condivise, che hanno sempre qualcosa di speciale!
      Grazie e ancora tanti auguri di un anno pieno di letture! :)

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  2. Beh, la mancanza del viaggio potresti compensarla idealmente proprio con la lettura di libri. In fondo, leggere è viaggiare con l'immaginazione. Buon 2017! ;)

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    1. Hai ragione, la lettura è un valido mezzo di trasporto! :)

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  3. Ciao!! Sicuramente il 2016 che si sta concludendo, nonostante le difficoltà, è stato molto intenso! Complimenti anche per aver letto così tanto anche con questi impegni lavorativi! Tanti auguri di buon anno!! :-)

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  4. Molto bello il tuo resoconto e le tue letture, non vedo l'ora di recuperare i post a tema "arte".
    Ti auguro un felice 2017

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    1. Ti ringrazio e rinnovo gli auguri, sperando di potermi dedicare maggiormente all'arte con l'anno nuovo!

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  5. Auguri cara Cristina, che il nuovo anno ti porti maggiori soddisfazioni su tutti i fronti! Bernard Malamud mi attira, penso che lo metterò in lista :-)

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    1. Lista dei propositi da mantenere, mi raccomando: è un libro davvero affascinante! Tanti auguri! :)

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  6. A livello di letture direi che è stato un ottimo anno anche per me, il 2016. Ma che il 2017 ce ne riservi moltissime e strepitose *_*
    Auguri! ^_^

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    1. Puntiamo sempre alle buone letture, che non sono mai troppe! Buon anno! :)

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  7. Anche qui rinnovo i miei auguri di buon anno! Grazie per la lista, visto che già mi sono appuntata qualche titolo. Dal punto di vista letterario è stato un bell'anno, ma sai che proprio ora sto pensando che ho tralasciato troppo l'arte? Devo recuperare!

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    1. Anch'io devo farmi questo esame di coscienza: anche se la letteratura resta la mia "missione" primaria, non voglio dimenticare l'arte, soprattutto per le mille connessioni fra le due... quest'anno ci impegneremo maggiormente! Tanti auguri di nuovo! :)

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  8. Sto notando che il 2016 è stato un anno "no" per quasi tutti, quindi non ci resta davvero che sperare che il 2017 sia di gran lunga migliore! Bellissimo questo tuo riepilogo, tante belle letture e obiettivi raggiunti, ti faccio i miei complimenti :)
    Tanti auguri per un felice anno nuovo!

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    1. Ho buone speranze che non possa essere peggiore, ma meglio dirlo sottovoce! Grazie e tanti auguri ancora! :)

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