È tempo di ricominciare - Carmen Korn

Vi ricordate di Henny, Käthe, Lina e Ida? Le avevamo lasciate alla fine del secondo conflitto mondiale, al momento in cui Figlie di una nuova era si interrompeva, tenendoci in sospeso fra dubbi e curiosità, prima fra tutte quella di sapere se fosse proprio Käthe la donna che Henny ha visto su un tram, se ella si fosse davvero salvata dai campi di concentramento in cui era finita con la madre proprio a seguito della denuncia del marito di Henny.
Finalmente Carmen Korn è tornata a prenderci per mano per riaccompagnarci nelle vite delle protagoniste del primo romanzo della sua trilogia. Ancora una volta non è solo di queste quattro donne, ciascuna a proprio modo anticonvenzionale, che sentiamo parlare: nel moltiplicarsi dei loro rapporti e nell'intrecciarsi delle loro amicizie rincontriamo personaggi noti e ne conosciamo altri di altrettanto interesse, altrettanto capaci di conquistarci.
È inevitabile per chi ha gradito la lettura di Figlie di una nuova era innamorarsi di È tempo di ricominciare, un romanzo che inizia con tanti dubbi e tante paure, perché la ripresa, dopo la guerra, le deportazioni, le tensioni politiche, le ostilità di fazione, i bombardamenti, non è priva di angosce e il timore di nuovi conflitti e nuovi disastri è sempre in agguato. Pian piano eccoci a riallacciare i legami con Henny e con Theo Unger, che finalmente Henny si deciderà a sposare, con i figli di lei, Marike, ormai avviata alla professione di medico ma anche al profondo desiderio di una nuova maternità, e Klaus, che fatica a convivere con l'impossibilità di mostrarsi in pubblico con il musicista Alex Kortenbach, l'uomo che ama, perché i lager sono stati aperti, ma la vera tolleranza è ancora lontana dall'affermarsi. Riabbracciamo finalmente Rudi e Käthe, coloro che più di tutti resistono alla sete di tornare alla normalità e che timidamente si riaffacciano ad una vita degna di tale nome, che regalerà loro un dono inaspettato e una vera e propria risorsa cui appigliarsi per andare avanti e ricostruire la loro identità di individui e di coppia. Perde un po'di verve il rapporto di Lina e Louise, la cui libreria diventa però luogo di ritrovo e un punto di riferimento della nuova svolta e, insieme, della memoria, e forse ci stupiamo un po'di Ida, che con tanta tenacia ha inseguito la storia con Tian e che ora ne appare quasi annoiata, mentre emergono la bellezza e lo slancio della sua bellissima figlia Florentine, corteggiata dalle maggiori riviste di moda e al costante inseguimento di un modello di femminilità che sia tutto il contrario di quello tradizionale di figlia, moglie e madre.
Questi sono solo alcuni degli snodi narrativi di una saga che diventa sempre più complessa e che non si limita più ad avvicinarci ai suoi protagonisti, ma ci introduce nel profondo delle loro esistenze, stabilendo una vera e propria empatia, offrendoci la possibilità di vivere e sentire con ciascun personaggio, anche con quelli che appaiono minacciosi, capricciosi, difficili da comprendere.
Il vero punto di forza di questo volume è però nella capacità di trasmettere quel cambiamento cui allude il titolo, sfoderando questo tema, cruciale per qualunque essere umano, in ogni piega, mostrandone ogni risvolto, proprio grazie alla possibilità di renderlo visibile attraverso tanti personaggi: quello in cui Henny e le altre si muovono ora è un mondo che deve ripartire, che deve rimuovere le macerie e costruire qualcosa al posto di esse, un mondo che deve reinterpretarsi, porsi domande, liberarsi della cancrena dei pregiudizi e avere il coraggio di sfidare il futuro. Le vicende proseguono fino al novembre del 1969, attraversando i momenti di maggior vivacità e trasformismo socio-culturale, oltre che politico: lo sfondo su cui si muovono i personaggi di Carmen Korn sono quelli del Dopoguerra, della nuova Germania, del muro di Berlino, della crisi dei missili di Cuba, delle lotte per i diritti civili di Martin Luther King, delle contestazioni studentesche, della rivoluzione sessuale e della corsa alla conquista dello spazio.
È tempo di ricominciare è quindi una grandiosa sfilata in compagnia di grandissimi personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi. Se Figlie di una nuova era aveva avuto l'importantissima funzione di delineare un tracciato, questo secondo capitolo mi ha permesso di inoltrarmi lungo il percorso, sperimentandone le svolte e mettendo alla prova i sentimenti per ciascun uomo o donna apparso sul tragitto. La lettura è stata quindi magnetica, forte, emozionante: se questo è ricominciare, c'è solo da provare ad immaginare cosa sarà - fra non molto tempo, ahinoi - finire.

«Anche voi vi piazzerete davanti al televisore domenica?», gli domandò Robert a trasmissione finita, quando Klaus stava per andarsene. «È un evento storico, no? Il primo uomo sulla Luna!».
«Sarebbe un evento storico se lassù trovassero il modo di portare la pace nel mondo», disse Klaus.
C.M.

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