Nell'antro dell'alchimista - Angela Carter

Le fiabe sono luoghi di archetipi universali, case di personaggi simili prodotti da culture diverse: esse parlano del bene e del male, del loro intreccio, del pericolo e della seduzione, dell'amore e della morte.
I racconti di Angela Carter raggruppati nella raccolta Nell'antro dell'alchimista, prima parte di un progetto in due volumi di Fazi editore, sono fiabe sospese fra la tradizione e la modernità, nelle quali le atmosfere dei castelli transilvani si intrecciano a quelle di foreste che paiono frutto dell'immaginazione dei fratelli Grimm ma anche a sordidi vicoli di una Londra di fine Ottocento, senza che manchino incursioni in locali di jazz, in crude realtà tribali o nel cuore di una fiera giapponese.
Le brevi narrazioni della Carter hanno alcuni temi e situazioni ricorrenti: personaggi cupi e misteriosi, fanciulle sedotte, irretite, comprate e vittime di aguzzini, minacce sanguinose, metamorfosi, apparenze smentite, relazioni torbide o feticiste.  Queste somiglianze rendono alcune pagine ripetitive e, pagina dopo pagina, danno la sensazione del già letto, anche perché non sempre nei racconti emerge un tratto originale e caratteristico che lasci un ricordo distinto di una storia rispetto ad un'altra e in qualche caso le aspettative create da una moderata suspense si sciolgono in un risvolto non sorprendente. 
D'altro canto, però, ci sono alcuni pezzi che si distinguono, come quello che inaugura l'antologia, L'uomo che amava un contrabbasso, la storia di Johnny Jameson, musicista "pazzo come un cavallo", che vive per il sul strumento musicale, cui è affezionato quanto ad un padre, una madre, una moglie, un figlio o un amante. C'è, poi, una singolare Favola vittoriana corredata di un glossario che fa luce su alcune espressioni, simbologie e giochi di parole, ma si ritaglia uno spazio speciale anche Souvenir del Giappone, il racconto più realistico e intimo, per il quale l'autrice ha attinto alla sua biennale esperienza del Paese nipponico. Sospesi fra le fiabe più lugubri e la narrativa dell'orrore sono, invece, La camera di sangue, storia di una vergine che va in sposa ad un uomo tre volte vedovo e che è messa alla prova con un divieto che diventerà una funesta tentazione, e La signora della casa dell'amore, in cui si immagina la giovinezza della figlia di Nosferatu nel suo spaventoso maniero. Infine va ricordata la boccaccesca avventura de Il gatto con gli stivali, in cui l'astuto felino, fedele al proprio ruolo di Cirano zoomorfo, permette al padrone di insidiare una bellissima donna confinata dallo sposo nel suo palazzo.
Nell'antro dell'alchimista è una particolare avventura letteraria, non adatta forse a tutti i lettori, ma che gli amanti delle fiabe e della narrativa breve possono apprezzare, se riescono a digerire uno stile barocco, che richiede certo pazienza e attenzione, ma che è naturalmente richiamato dal trattamento che Angela Carter ha voluto riservare ai suoi mondi fantastici e ai suoi personaggi.

C.M.

Commenti