Zia Mame - Patrick Dennis

Quando autore e personaggio si fondono, la narrativa regala sempre delle piccole sfide, dei giochi interpretativi e uno stimolo in più: è questa identificazione a rendere interessante la poesia lirica ma anche un'opera poetica narrativa come la Divina Commedia, perché, se è sempre presente, nel lettore, la curiosità di sapere quanto dello scrittore si riversi in un prodotto letterario, quando è l'autore stesso a sdoppiarsi il coinvolgimento diventa ancora più forte.
Proprio questa scelta contribuisce ad accentuare l'ironia travolgente di Zia Mame (Adelphi), romanzo di Patrick Dennis, al secolo Edward Everett Tanner (1921-1976), che pone fin da subito degli interrogativi sull'attendibilità del protagonista e sulla fondatezza della sua storia, dato che Patrick Dennis, oltre che lo pseudonimo dell'autore, è anche il narratore e protagonista della storia. Il romanzo è però incentrato sull'eccentrica figura della zia di Patrick, ispirata anch'essa ad una reale parente dell'autore che del libro ha anche approfittato per acquisire una certa visiblità come la vera Zia Mame. Certo, Patrick Dennis, se si legge la sua biografia, non appare poi meno stravagante della donna che descrive fra le pagine, se è vero che uno spirito scanzonato, refrattario alle regole e ad ogni forma di serietà lo ha accompagnato per tutta la vita, anche nel periodo della guerra. Se il personaggio di Patrick Dennis sembra esasperato di fronte ad alcuni comportamenti della zia, c'è da scommettere che Patrick Dennis auctor sia invece perfettamente a suo agio con la figura di sua creazione.
Ma chi è Mame Dennis? Patrick la conosce quando è solo un bambino di dieci anni e, alla morte del padre, scopre che il genitore ha nominato la sorella come tutrice del figlio nel suo testamento. Portato a New York dalla collaboratrice del signor Dennis, Patrick viene catapultato in un luossuoso appartamento arredato alla orientale e perfino la zia gli appare tutt'altro che americana, vestita e agghindata come una giapponese. Ricchissima e ammirata da tutti, con l'appartamento sempre affollato di ospiti prestigiosi e gli armadi pieni di nuovi vestiti, Mame Dennis ha un passato semileggendario da attrice, ma dei suoi trascorsi prima dell'adozione di Patrick si riesce a sapere ben poco, perché lei stessa manipola, trasforma e adatta ciò che appartiene alla sua giovinezza. Ha amicizie importanti, una notevole influenza su personaggi di primo piano e una naturale propensione a suscitare scandalo in chi si aspetta di inquadrarla in qualsiasi schema, a partire da Mr Babcock, scelto come amministratore dei beni ereditati da Patrick fino alla maggiore età, che entra in conflitto con l'effervescente zietta già quando si inizia a parlare dell'educazione del bambino. Nonostante i tentativi di Mame di far frequentare a Patrick scuole all'avanguardia di stampo freudiano e naif, il bambino viene iscritto in un prestigioso istituto cattolico, ma la zia riuscirà comunque a trasformare la sua esistenza in una serie di peripezie tutt'altro che convenzionali, in cui le note dominanti saranno gli eccessi di zia Mame e l'imbarazzo di Patrick, che, tuttavia, nutre per lei anche una grande ammirazione, specialmente quando il suo eccedere i limiti si traduce nell'affermazione di valori profondi come il rispetto per l'altro e il rifiuto delle discriminazioni: l'atteggiamento di Mame di indifferenza e talvolta di provocazione nei confronti del giudizio altrui fa sì che talvolta sia lei a smascherare l'ipocrisia di chi l'attornia e a presentarsi come la paladina della giustizia, la più equilibrata e sensata fra tanti. Del resto le avventure rocabolesche in cui Patrick si trova coinvolto non sono sempre colpa della zia: talvolta è un eccesso di solidarietà da parte della donna a creare situazioni imbarazzanti, come quando Mame decide di assistere la dattilografa che ha assunto per trasformare le sue memorie in un romanzo ma che è stata sedotta e abbandonata o quando si sobbarca il mantenimento di una piccola banda di ragazzini inglesi rifugiatisi negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, che si rivelano capaci di combinare danni quanto un bombardamento.
Zia Mame è un romanzo avventuroso, eccentrico come la sua protagonista, divertente e scanzonato, ma non manca di qualche parentesi profonda nella quale l'autore evidenzia i paradossi e le assurdità di certe situazioni e relazioni. Nonostante la focalizzazione narrativa sia quella di Patrick, Mame emerge come un personaggio monumentale, un punto di riferimento per il bambino, ragazzo e uomo Patrick Dennis, anche in quei momenti in cui lui sembra rifiutare tutto ciò che la zia rappresenta. Stare lontano da Mame è impossibile, perché è come l'occhio di un ciclone che travolge ogni cosa ma anche una garanzia di intrattenimento raffinato e ironico.
In realtà, nel più breve e indolore tempo possibile, zia Mame e io cominciammo a volerci un bene del diavolo. Del resto era più o meno inevitabile che la sua stupefacente personalità, dopo aver mietuto migliaia e migliaia di vittime, finisse per conquistare anche me. Zia Mame aveva un fascino caotico, ma leggendario, e inoltre ai miei occhi rappresentava qualcosa che non avevo mai avuto - una famiglia.
C.M.

Commenti