Fra le pagine di Natale con due personaggi noti

Il Natale è ormai, oltre che una ricorrenza sociale e/o religiosa, il momento dell'anno in cui dilagano gli esperimenti narrativi: attorno all'albero rampollano storie che giocano con i grandi temi del Natale (le riunioni di famiglia, l'affetto, la solidarietà, la generosità, la propensione al dono) e costituiscono una sorta di vacanza di personaggi e trama, alla ricerca di racconti che godono di una certa autonomia. Nell'ambito delle serie tv, dei film più in generale, si perde il conto degli episodi speciali di Natale, narrazioni a sé che rappresentano una sorta di regalo per gli affezionati.
La letteratura non si è mai fatta sfuggire l'occasione dello speciale di Natale, almeno da quando Dickens ha prodotto il suo celeberrimo Cantico di Natale: oggi, con l'avvicinarsi delle feste, i libri a tema fanno la loro comparsa in vetrine reali o virtuali, con la speranza che il clima festoso inviti a scegliere quei testi che durante il resto dell'anno sono decontestualizzati e, quindi, meno attraenti.
In questi giorni anch'io ho voluto dedicarmi a simili letture, riprendendo proprio due testi che lo scorso anno ho agguantato troppo tardi per poterli gustare nel clima natalizio e che hanno in comune proprio l'opportunità di incontrare personaggi che hanno una loro storia anche al di fuori dello speciale di Natale.

Il primo è un romanzo di Agatha Christie, della nutrita serie delle indagini di Poirot. Il Natale di Poirot ha in realtà nelle festività il solo pretesto della riunione dei personaggi attorno ai quali sarà intessuto un nuovo giallo della camera chiusa, ma proprio lo stridore fra l'ondata di affetto che ci si aspetta debba pervadere la casa del signor Lee e il sanguinoso delitto che vi si consuma permette di apprezzare l'acuta indagine psicologica che l'investigatore belga conduce fra le pagine. Il vecchio Simeon Lee, che ha pensato di riunire intorno a sé tutta la famiglia per Natale, è la vittima dell'omicidio che spegne la vivacità delle feste: nessuno dei suoi ospiti - i figli, le loro mogli, la nipote mai conosciuta venuta dalla Spagna e perfino l'erede di un compagno d'affari di gioventù - sembra insospettabile, eppure ciascuno sembra mancare delle doti fisiche e/o caratteriali necessarie a consumare l'efferato delitto del padrone di casa. Sarà Poirot, il cui intervento è espressamente richiesto da uno dei sospettati, a far luce sulla reale dinamica dell'assassinio e sul contemporaneo furto dei diamanti che potrebbe averlo motivato.

È invece un prezioso esperimento a sé Il fantasma del lettore passato di Desy Icardi (scaricabile gratuitamente dal sito di Fazi editore), un brevissimo racconto che riporta i lettori nella Torino del 1959 nel palazzo dell'avvocato Ferro e di Adelina, l'annusatrice di libri. L'avvocato bibliofilo, o, per meglio dire, bibliomane, è questa volta il protagonista di una novella di Natale, una sorta di novello Scrooge che non per il desiderio smodato di conservare il denaro ma per l'avidità di leggere cerca di evitare i ricevimenti di Natale. L'avvocato, ormai anziano, desidera soltanto poter leggere il più possibile nel poco tempo che gli rimane, perciò l'invito della zia di Adelina, Amalia Peyran, gli appare subito come una tirannica privazione. Di fronte al suo tentativo di svicolare dalla cena prenatalizia, Amalia lancia all'avvocato una sorta di sfida: da parte sua un vero fioretto non sarebbe l'offerta quotidiana al presepe in chiesa, ma rinunciare ad acquistare nuovi libri fino al Natale (che, poi, significa farlo fino alla riapertura dei negozi il 27 dicembre). L'avvocato, già toccato dalla possibilità, paventata da madama Peyran, che la sua assenza possa lasciare delusa Adelina, decide a malincuore di accogliere la sfida, ma una serie di circostanze inaspettate e incontrollabili renderà difficile per l'anziano Edmondo Ferro attenersi al proposito.

Quelle di Agatha Christie e Desy Icardi sono due storie molto diverse: appena spruzzata dell'atmosfera natalizia la prima, intimamente legata ad essa la seconda, prevedibile e familiare il meccanismo del giallo di Poirot, curioso e surreale quello dell'avventura dell'avvocato Ferro. Ad accomunare i due racconti è il mistero, diluito in due intrecci divergenti ma sempre in grado di tenere compagnia al lettore in un freddo pomeriggio invernale. Il Natale di Poirot, in quanto giallo, non permette di svelare qui troppi particolari, ma sarebbe ingiusto dilungarsi troppo anche su Il fantasma del lettore passato, per il rischio di scrivere un articolo più lungo del racconto cui si riferisce. Non vi resta che leggerli e sperimentarne la curiosità, l'arguzia e la piacevolezza.

C.M.

Commenti

  1. Il fantasma del lettore passato mi ispira e mi intriga particolarmente il periodo storico in cui è ambientato.

    Non sono mai stata una fan di Poirot, quindi penso non mi avvicinerò mai a Il Natale di Poirot.

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    1. Il racconto di Desy Icardi ha l'unico difetto di essere troppo breve, ma le stesse atmosfere si ritrovano nel romanzo di cui è "spin-off". Te li consiglio entrambi!

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  2. Se non erro tu hai letto anche l'altro della Icardi. Chissà, prima o poi anch'io vorrò scoprire questa autrice. Che oltretutto è una persona estremamente alla mano e disponibile.

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    1. Ho letto sia L'annusatrice di libri che La ragazza con la macchina da scrivere, che mi sono piaciuti tantissimo, come mi sta piacendo anche l'ultimo, La biblioteca dei sussurri, che ho quasi terminato. Sono storie fra loro simili nell'impostazione, ma ciascuna si ritaglia un proprio spazio in modo originale e la prosa di Desy Icardi è sobria, equilibrata, semplicemente perfetta.

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