Tre al quadrato

Un anno fa ero contentissima di festeggiare l'ottavo compleanno del blog, perché l'8 è il mio numero eletto, con quel bel nome palindromo e le importanti ricorrenze che vanta nel mio calendario affettivo. Con i numeri dispari non vado invece molto d'accordo, mi danno l'idea di essere azzoppati e riesco ad accettare solo il 3 e e il 5 con i suoi multipli. Per il nono compleanno, quindi, per tagliare per la nona volta il traguardo dell'anno, nobiliterò il numero in modo dantesco, come 3 al quadrato.
Questa introduzione rende forse opportuno smascherare un aspetto del mio carattere che è poi quello che mi porta a intervenire su ogni post ogni volta che mi accorgo di un errore di battitura o dell'uso di un carattere diverso e che mi ha spinto a rivedere i post più vecchi, ai quali cerco, a ritmo di bradipo, di dare omogeneità rispetto a quelli scritti dopo la ristrutturazione grafica del blog. Ebbene: sono una persona molto pignola, con delle fisazioni di cui talvolta rido io per prima, e i numeri - quei pochi numeri con cui riesco a convivere - non sfuggono al mio sistema di classificazione.
Ma torniamo a noi. 
Dal varo del progetto di Athenae Noctua ad oggi sono trascorsi gli stessi anni che nella biografia dantesca separano i due incontri cruciali con Beatrice e che lui stesso e la sua amata avevano, a sua detta, il giorno del primo.
Pensare di addentrarmi nel decimo anno del blog è davvero strano: da quelle poche righe con cui, il 10 febbraio 2013, affidavo la mia voce alla rete, sembra passato poco più che un battito di ciglia, eppure, al di là del calendario, c'è un lungo elenco di post che tiene traccia della strada percorsa e un contatore che misura i vostri passaggi per queste lande.
Alcuni degli anni trascorsi sono stati molto produttivi, altri, soprattutto gli ultimi due, hanno visto un'attività molto ridotta, ma il dialogo è rimasto attivo e, accanto ai fedelissimi che lasciano di tanto in tanto un segno del loro passaggio, fanno capolino visitatori occasionali, alcuni dei quali sono alla ricerca di qualche consiglio di lettura o, più spesso, di informazioni su qualche argomento letterario o artistico-letterario. Rimane infatti questa la categoria di post più apprezzata del blog, a quanto rivelano le statistiche: i percorsi sull'Ulisse di Dante, gli amori di Venere e Marte e le rappresentazioni di Aurora sono ancora fra i pezzi più apprezzati e, uniti agli altri articoli di maggior seguito, mi rivelano che la classicità è la vera protagonista del blog, nel pieno rispetto del suo nome.
Una forte flessione è evidente per i post dedicati al cinema e al teatro, un po' perché, a causa della pandemia, sono forme di intrattenimento che ho frequentato meno (ma, almeno per i film, i servizi on demand avrebbero potuto offrirmi spunti in abbondanza), un po' per il fatto che le letture hanno sempre una priorità nei miei interessi. Mi ripropongo di riservare più attenzione ai film e magari di tornare alle digressioni sull'arte e, magari, a qualche post polemico su quell'attualità che non smette mai di fornirci motivi per inalberarci o ironizzare.
Ma per oggi voglio solo festeggiare con voi che avete ancora una volta deciso di dedicarmi qualche minuto del vostro tempo e che sempre meritate i miei più sentiti ringraziamenti. 
E via: voliamo insieme nel decimo anno!

 
C.M.

Commenti

  1. Auguri! Ti auguro di fare evolvere il blog come desideri.

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    1. Grazie, Ludo! Speriamo, le idee sono sempre tante e il tempo mai abbastanza...

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  2. Auguri, cara Cristina, perché la tua scrittura continui a essere fonte di ispirazione per una bellezza tutta da cercare. Perché se è vero che la scrittura è ispirata da passioni come la lettura, la visione di film, di spettacoli teatrali, poi diventa essa stessa un elemento a sé, si ritaglia un posto tutto suo. Ti seguo da molti anni, è strano scrivere questo, ma è la realtà dei fatti. Gli anni volano, fermare i nostri pensieri in questi spazi continua a essere bello, ispira ancora. Un abbraccio affettuoso.

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    1. Grazie, carissima Luana. Spero che la scrittura continui a pretendere il suo spazio, che, con alti e bassi, è riuscita in questi anni ad affermare. Scrivere è una necessità, ben più che un modo per passare il tempo o trattenere ciò che, altrimenti, volerebbe via. E grazie di essere sempre e da tanto tempo presente a darle un senso ancora più profondo. Ricambio di cuore l'abbraccio!

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