Dieci libri per l'estate

Siamo nel pieno dell'estate, la stagione in cui, di norma, si gode di più tempo libero e in cui si gustano le vacanze. Ciò significa anche, per gli accaniti lettori come noi, avere più possibilità di dedicarci alla nostra passione sotto l'ombrellone sulla spiaggia, in un giardino o in un parco, sul balcone di casa, in montagna o in qualsiasi luogo in cui ci spiaggiamo per cercare un po'di meritato relax.

In queste ultime settimane ho leggermente rallentato i miei ritmi di lettura per l'accumularsi di vari impegni e per la fatica richiesta da alcune pagine di Don Chisciotte, che a tratti scorre come un fiume in piena, mentre in altri momenti mi fa arrancare, pur essendo una lettura che sto gradendo molto. Anche nei pochi giorni di mare ho letto molto poco, sopraffatta da questa ponderosa lettura e dal sonno indotto dal caldo afoso. Quindi non ho affatto esaurito le previsioni di lettura che mi ero posta prima della partenza.
Qualche tempo fa una lettrice mi ha scritto per chiedermi dei consigli di lettura per l'estate, così ho provato ad isolare una decina di titoli che, per un motivo o per l'altro, mi sembrano particolarmente adatti alle vacanze, sebbene l'impresa sia stata ardua e abbia dovuto mettere da parte la mia naturale tendenza ad orientarmi sui classici, per me immancabili, anzi, spesso assoluti protagonisti dell'estate (in tal caso non sarebbe mancata una spintarella verso Il conte di Montecristo o Guerra e Pace, che ho divorato proprio nei mesi estivi).
La mia selezione, che comprende autori e autrici italiani e stranieri di ieri e di oggi e opere di genere diverso (anche se tutte di narrativa), è ricaduta sui seguenti titoli:

L'isola di Arturo, di Elsa Morante. Quando penso al binomio letteratura-mare, mi vengono immediatamente in mente le case assolate di Procida e le gite in barca di Arturo, quel mare blu che è sospeso fra la rievocazione dei miti classici e la rappresentazione del mondo degli adulti, del grande salto nel vuoto colmo di sfide che attende un ragazzo nel momento delicato in cui diventa uomo. Un libro perfetto per sentirsi cullati dalle onde, come se, sfogliandolo, muovessimo con le dita la schiuma del mare.

Miele, di Ian McEwan. Un romanzo che mi cattura nella sua spirale narrativa grazie al sapiente amalgama di letteratura e metaletteratura, sentimento e spionaggio: attraverso la singolare avventura di Serena Frome la lettura scorre in modo sciolto e piacevole, con la garanzia dell'ottima penna di McEwan.

Sostiene Pereira, di Antonio Tabucchi. Un libro breve ma intenso, che affronta il problema della libertà negata da un regime dittatoriale, nello specifico quello portoghese di Salazar, attraverso la maturazione della coscienza di un giornalista abitudinario che scopre a poco a poco l'importanza di lottare per esprimere un'idea. Nonostante la complessità del tema, lo stile dell'autore rende quella di Pereira una storia di facile lettura, ma il motivo per cui la associo all'estate non è legato né alla forma narrativa né alla trama in sé, bensì alla sequenza, per me sempre vivida e in primo piano nel pensare all'opera di Tabucchi, di Pereira che, sulla strada per la clinica, si ferma su una spiaggia per una lunga nuotata.

Follie di Brooklyn, di Paul Auster. Quando penso alla narrativa americana contemporanea, mi vengono sempre in mente auto degli anni '70, cittadine piene di negozietti e piccoli conciliaboli di personaggi, ciascuno con una propria storia che, però, si intreccia alle altre. Ecco perché la storia di Nathan Glass mi aveva conquistata. Non ha uno specifico legame con l'estate, ma è una lettura imperdibile, adatta ai lettori con i gusti più disparati, quindi suggerisco di recuperarla al più presto.

Gli anni della leggerezza, di Elizabeth Jane Howard. Una saga familiare è la perfetta compagnia delle lunghe giornate estive: consiglio il primo capitolo delle avventure della numerosa famiglia inglese dei Cazalet sia perché logica vuole che da qui parta la conoscenza della serie della Howard, sia per l'abbondanza di pagine ambientate sulle spiagge inglesi, dove gli assoluti protagonisti sono i più giovani Cazalet.

Gli amori difficili, di Italo Calvino. Inserire almeno una raccolta di racconti è doveroso, specialmente considerando che, talvolta, in spiaggia la lettura viene interrotta da un attacco di sonno o da un tuffo in mare. Quindi la mia scelta non poteva ricadere che su Calvino, in particolare su questa piccola antologia di storie delicate che hanno per protagoniste storie di affetti ostacolati nei modi più disparati. E poi ben due dei racconti, L'avventura di una bagnante e L'avventura di un lettore, hanno ambientazioni balneari. 

Lessico famigliare, di Natalia Ginzburg. Pochi giorni fa ricorreva il centenario della nascita di Natalia Levi Ginzburg, non ricordato dai media e dagli editori con lo stesso entusiasmo di altre ricorrenze. Suggerisco dunque una lettura che è, insieme, omaggio ad una grande voce della narrativa e della drammaturgia del Novecento italiano e un tuffo nella vita dell'autrice, specialmente nei rituali della sua infanzia.

Odore di chiuso, di Marco Malvaldi. L'estate non è estate senza un giallo, forse il genere di narrativa più gettonato in questa stagione. Non essendo una grande estimatrice del genere, la mia biblioteca ospita pochi romanzi gialli, ma non ho dubbi a suggerire questo libricino di Marco Malvaldi, nel quale il mistero, la storia e l'ironia si fondono in una storia piacevole come poche, che si gusta anche se non riusciamo ad anticipare le conclusioni dell'autore sul colpevole dell'omicidio del maggiordomo.

Elementare, cowboy, di Steve Hockensmith. Ancora un giallo, questa volta di uno scrittore americano e di un piccolo editore indipendente: ve ne ho parlato poche settimane fa e non esito a dirvi di metterlo in valigia o nello zaino ovunque andrete, con la certezza di regalarvi qualche ora di svago con una storia arguta, originale e, comunque, condita di umorismo.

Tenera è la notte, di Francis Scott Fitzgerald. Qui l'associazione con l'estate è duplice: non solo una buona parte di questo romanzo è ambientata in Costa Azzurra, ma ho acquistato questo libro l'anno scorso in lingua originale nel luogo in cui si svolgono le vicende di Nick e Nicole Diver e Rosemary Hoyt e quest'anno in traduzione italiana in un mercatino dell'usato durante la villeggiatura, quindi per me le pagine di questa meravigliosa storia trasudano profumo di salsedine.

Che ne pensate dei suggerimenti? Ma, soprattutto, voi quali letture consigliereste?

C.M.

Commenti

  1. Ma l'estate è anche il tempo giusto da dedicare ai racconti (mi ricordo che non ne sei un'appassionata), ma ci danno la possibilità di scrutare meglio all'interno della bibliografia del nostro autore preferito, o conoscere meglio uno scrittore su cui eravamo un po' in dubbio...Ora sto leggendo, appunto, una serie i racconti della Lindau, "Sul Mare. Racconti di sole e di vento", brevi opere sconosciute di Lawrence, Deledda, Capuana, Pirandello ed altri.

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    1. Una lettura di cui sto sentendo parlare molto bene, anche se, come dici tu, preferisco sempre i romanzi ai racconti... essendoci però, nel testo da te consigliato, grandi autori che sono dei classici letterari, la terrò presente! Buona lettura!

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  2. Approvo la Ginzburg, la Morante e Calvino, gli altri non li ho letti.

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    1. Con questo trio non si sbaglia mai: sceglierli significa prendere il meglio del Novecento italiano.

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  3. Consigli interessantissimi. Per parte mia, ho un sogno: leggere Moby Dick al mare. Ho acquistato questo inverno l'edizione Adelphi con la traduzione di Pavese e aspetto solo di poter attuare il mio malvagio proposito. Credo, però, che passerà all'anno prossimo:(

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    1. Un romanzo ambientato al mare è perfetto per la spiaggia, direi! Io sono sempre per i classici in estate, infatti questa volta ho voluto cambiare registro e dare suggerimenti più moderni: io, come ho detto, ho Cervantes come classico e lo alterno a letture moderne. :)

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  4. Bei consigli. Io conosco Malvaldi, non solo quello che citi che e molto particolare, e Sostiene Pereiea.,un libro che ho veramente amato. È simbolo quasi primaverilw piùche estivo. Simbolo di rinascita e risveglio
    Guerra e pace è un sogno che coltivo da tempo ma ho tanti libri in attesa che in questo momento non voglio aggiungerne altri.
    Mi aspettano Murakami, Nemirovski, L'idiota di Dostojevski tanto per dirne alcuni. E in mezzo noir, gialli, libri più "leggeri".
    Cosa consiglierei? Di leggere libri che ci facciano sentire bene, che ci prendano dentro. Che possiamo sentire nostri.
    Ma soprattutto di leggere.
    Ciao

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    1. Ottimo consiglio, mi permetto di rimarcarlo! Cosa leggi di Murakami e della Nemirovski?

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    2. Di Murakami ho Kafka sulla spiaggia, di Nemiroski Suite francese ma ho già letto Il calore del sangue. Bellissimo!

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    3. Kafka sulla spiaggia è uno dei libri di Murakami che mi sono piaciuti di più e anch'io ho in lista Suite francese!

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    4. Ho letto molto della Némirovsky ma Suite francese è un capolavoro assoluto (e dico davvero).

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    5. Se non sbaglio i suggerimenti per questi due libri vengono da Glo del blog La ostra libreria per Myrakami e da.... un'altra blogger per Nemirovski. Forse Luz.. Dio la mia memoria! Qualcuno l'ha ritrovata??? :)
      Se anche tu dici così di Murakami allora è il primo che inizio finito questo di Nabokov. (cuore di cane - Uova fatali)

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    6. So per certo che di Kafka sulla spiaggia abbiamo parlato anche qui insieme, mentre della Némirovsky non ricordo, ma sto corteggiando a distanza questo suo libro da un po'! :)

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    7. Può anche darsi che abbia preso spunto da te per quel libro. Sinceramente proprio non ricordo più.
      L'età.... :)))

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    8. L'importante è leggerli, poi poco importa da dove venga lo specifico suggerimento! :)

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  5. Tutti ottimi consigli, parecchi me li sono appuntati per il futuro, come per esempio Fizgerald, la Howard, Calvino e molti altri. "Lessico famigliare" è già una lettura in programma per il prossimo anno e mi incuriosisce molto. Grazie, un abbraccio :)

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    1. Fai programmi a lungo termine, insomma, altro che i miei per l'estate! Sono certa che non ti pentirai di esserti appuntata questi titoli e della scelta della Ginzburg! :)

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  6. Ci accomuna un’estate con Guerra e pace (forse sette o otto anni fa). Un’estate senza la mia amata montagna ma con il vantaggio di potermi stravaccare sul divano e leggere paginate intere, incurante di tutto. Anch’io rientro nella categoria di quelli che pensano che l’estate, se si è meno presi dagli impegni lavorativi, sia il periodo perfetto per i grandi classici. Non ho ancora deciso cosa porterò con me. Indecisa tra Vita e destino di Grossman o uno dei tanti romanzi di Dostoevskij che devo ancora leggere.

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    1. Eh sì, anche perché con i classici spesso quella di stavaccarsi è una necessità, vista la mole che di solito questi libri hanno! Ricordo ancora le acrobazie fatte per leggere comodamente il voluminoso Guerra e pace! Buone letture! :)

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  7. Una rosa di titoli meravigliosa, e devo dire azzeccatissima. Se penso all'estate non posso fare a meno di pensare alla Lisbona scintillante e accecante di Sostiene Pereira, all'odore penetrante di salsedine che si respira tra le pagine dell'Isola di Artura, alle bianche coste francesi di Tenera è la notte, al profumo della campagna inglese de Gli anni della leggerezza. Quasi quasi mi rileggo tutto ^^

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    1. E rileggiamo, allora! I grandi libri, del resto, sono sempre rivelazioni anche ad una nuova lettura! :)

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  8. Personale aggiunta: Furore di Steinbeck, con la sua soffocante arsura, e i suoi stagni da mid-west america in grado di restituire vita e speranza. Non leggerissima come lettura, ma accecante nella sua bellezza. Mi sa che scriverò anche io una lista presto o tardi.

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    1. Steinbeck è uno degli autori che dovrei leggere, mi sento sempre molto in colpa quando ne sento parlare e mi rendo conto che ne rimando sempre la conoscenza... ma giorni lunghi 48 ore o più non si possono avere, così da raddoppiare (come minimo) il tempo per i libri?

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  9. Gli anni della leggerezza lo consiglierei anch'io, mi sembra perfetto per l'estate, ho amato molto le sue atmosfere.
    Belle anche le altre scelte, alcune delle quali ho già letto.
    Lessico famigliare devo assolutamente leggerlo; avrei dovuto farlo parecchi anni fa ma non è mai troppo tardi in letteratura!
    Io questo luglio lo sto "immolando" (assai piacevolmente a dire il vero) ad una lettura piuttosto corposa in termini di pagine, Via col vento di Margaret Mitchell, una di quelle letture che non credo avrei intrapreso in pieno inverno!

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    1. Sì, devi leggere Lessico famigliare: è un piccolo capolavoro di una bellezza struggente. Quanto a Via col vento, sarei curiosa di leggere il romanzo, sperando di rivalutare una storia che il film mi ha avversato.

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