Harry Potter e la pietra filosofale - J.K. Rowling

Incredibile quanto sia difficile iniziare la recensione di un libro capitato nella mia vita tanti anni fa e oggi ripreso: nella mente si accavallano i ricordi della prima lettura, della concitazione e della curiosità crescenti dalla prima all'ultima pagina, del momento dell'acquisto, del tutto casuale, in una bancarella, della scoperta del successo che quel libro stava ottenendo nel mondo.

La mia storia con Harry Potter è iniziata in modo inconsapevole, un'estate in cui ero in villeggiatura con i miei nonni a Recoaro Terme: nel parco del paese c'era un libraio ambulante e ormai era diventata norma che portassi con me un libro come souvenir della vacanza. Quella sera, sotto il mio naso, c'erano due volumi dalle copertine e dai nomi accattivanti: Harry Potter e la pietra filosofale e Harry Potter e la camera dei segreti. Senza indagare sull'ordine dei due volumi (le prime edizioni non avevano le famose iniziali a saetta e il numerino sul dorso), scelsi il primo. Lo lessi in pochissimi giorni, sgranando gli occhi ad ogni pagina. Qualche settimana dopo, nella biblioteca comunale, nel corso di un incontro delle scuole con un libraio, seppi che quello era il primo volume di una saga che stava appassionando i ragazzi di tutto il mondo.
Ron cominciò anche a insegnare a Harry a giocare a scacchi magici. Le regole erano esattamente come quelle degli scacchi dei Babbani, tranne che i pezzi erano vivi, per cui diventava un po’come comandare delle truppe in battaglia. La scacchiera di Ron era vecchia e malconcia. Come tutto quello che gli apparteneva, anch’essa un tempo era stata di qualche membro della sua famiglia, in quel caso suo nonno. E tuttavia, giocare con dei pezzi vecchi non era affatto un problema: Ron li conosceva talmente bene, che non aveva difficoltà a convincerli a fare quel che voleva lui.
Non so a cosa sia dovuto questo improvviso sfogo nostalgico che mi ha portata a riprendere tanti libri della mia infanzia (ok, le avventure di Harry Potter sono andate ben oltre, dato che ci sono praticamente cresciuta insieme): da un lato, forse, c'è il fatto di essere stata per un paio di mesi insegnante in una scuola secondaria di primo grado e di essermi immersa di nuovo in quel tipo di letteratura e nel clima emozionale delle mie letture passate; poi c'è la sensazione che la letteratura per ragazzi mi sa di Natale, forse perché le atmosfere calde delle feste hanno, di per sé, qualcosa che risveglia la memoria.
Fatto sta che sul finire di questo 2016 ho deciso di intraprendere una maratona potteriana, rileggendomi i sette libri dal primo all'ultimo e rispolverando i ricordi autentici un po'ottenebrati dall'assuefazione cinematografica.

Illustrazione di Jim Kay per Harry Potter e la pietra filosofale

Ho ritrovato dunque Harry, questo maghetto orfano improvvisamente catapultato dalla casa degli odiosi zii Dursley nella favolosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, nella quale si arriva a bordo di un treno che parte nientemeno che dalla stazione londinese di King's Cross, precisamente dal binario 9 e tre quarti. Ho ritrovato Ron Weasley, il migliore amico di Harry, penultimo di sette fratelli (tutti dai capelli rossi) e prezioso alleato del protagonista nella resistenza contro il bullo Draco Malfoy prima e contro il minaccioso professor Severus Piton. Ho ritrovato Hermione Granger, saputella ravveduta che, grazie al suo studio instancabile, offre ad Harry e Ron un irrinunciabile contributo nella lotta contro Lord Voldemort, oltre a tentare invano di far loro rispettare le regole della scuola. E poi ci sono il pacato preside Albus Silente, la professoressa di trasfigurazione Minerva McGranitt, i frizzanti gemelli Fred e George Weasley, il gigante buono Hagrid, che porta Harry a fare gli acquisti per la scuola a Diagon Alley e fa magie con un ombrellino rosa. Tutti questi personaggi e moltissimi altri (il goffo Neville Paciock, il capitano della squadra di Quiddicth Oliver Baston, il balbuziente professor Raptor, i folletti-bancari della Gringott...) popolano un mondo fantastico in cui scoppiettano incantesimi e fanno la loro apparizione i più disparati oggetti magici, da cappelli parlanti a scope volanti, da mantelli che rendono invisibili a caramelle che sanno di vomito.
Non dimenticherò mai lo stupore provato entrando con Harry nel negozio di bacchette magiche di Olivander, il fascino della biblioteca di Hogwarts, l'adrenalina delle partite di Quidditch, la tenerezza per il piccolo drago Norberto e la magnifica civetta Edvige. Sensazioni ritrovate identiche nei giorni scorsi, che sono stati un salto nel tempo e l'occasione per confermare la genialità di questa saga ormai quasi ventenne.

Illustrazione di Jim Kay per Harry Potter e la pietra filosofale
«E tuttavia questo specchio non ci dà né la conoscenza né la verità. Ci sono uomini che si sono smarriti a forza di guardarcisi, rapiti da quel che avevano visto, oppure hanno perso il senno perché non sapevano se quel che esso mostra è reale o anche solo possibile. Domani, lo Specchio delle Brame verrà portato in una nuova dimora, Harry, e io ti chiedo di non cercarlo mai più. Se mai ti ci imbatterai di nuovo, sarai preparato. Ricorda: non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.»
C.M.

Commenti

  1. rileggerli tutti e sette di fila è una cosa incredibile: per me è stata un'esperienza totalmente differente dalla prima lettura!

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    1. Infatti sono proprio curiosa di sperimentare questa lettura ravvicinata: al tempo lessi i primi tre capitoli a distanza di poche settimane (ricordo Il prigioniero di Azkaban arrivato a Santa Lucia), ma attendere per anni i successivi fu un supplizio, anche se ogni volta che si avvicinava l'uscita dell'ultimo libro avevo un'adrenalina incontenibile addosso!

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  2. Io credo che solo i primi contengano la vera magia.
    I film poi, sono invecchiati tutti male tranne proprio il primo, che ha ancora quell'atmosfera particolare.

    Moz-

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    1. Personalmente, a parte L'ordine della fenice, li ho amati tutti... quanto ai film, trovo il terzo pessimo, il quinto mi ha lasciata indifferente quanto il libro, mentre vedo ancora volentieri gli altri.

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    2. Come mai l'Ordine della fenice non ti piace?

      Moz-

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    3. Non so, ricordo solo che la storia e il ritmo non mi avevano catturata quanto gli altri capitoli... a livello di intreccio, è il libro che mi è piaciuto meno. Vedremo se la rilettura cambierà questa vecchia impressione...

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  3. Harry Potter ha davvero qualcosa di magico. Io l'ho letto solo qualche anno fa a venti anni suonati eppure mi ha incantato e imbambolato come se ne avessi dieci :)

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    1. Ma infatti la letteratura per ragazzi non è solo letteratura per ragazzi, ma una tentazione per tutti gli adulti... un po'come i film di animazione Disney, che io continuo a rivedere e ad amare forse anche più di quando li ho visti da bambina. Credo che in noi ci sia un bisogno costante di fantasia! :)

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  4. Per me il Natale è sempre periodo di fiabe e libri per ragazzi, quest'anno, in particolare, mi sto dedicando alle fiabe nordiche della Iperborea e alla rilettura di Harry Potter e Piccole donne. E' la seconda volta in effetti che rileggo Harry Potter ma ogni volta scopro sempre cose nuove che in precedenza non avevo notato. Ero tantissima di recensirli tutti ma non ero sicura se ne valesse davvero la pena visto quanto la saga è già conosciuta, tu però mi confermi che ne vale sempre la pena quindi credo che potrei farci un pensierino anch'io. :) Dopotutto Harry Potter è una di quelle saghe che non ci si stancherà mai di leggere e rileggere.

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    1. Infatti con questo post non credo di aver attirato nessuno in cerca di informazioni su Harry Potter, ma, semmai, appassionati di vecchia data che desiderano risvegliare e condividere i ricordi. :)

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  5. Nemmeno su Harry Potter riesco a mantenere un minimo di obiettività :) Ho adorato tutti i volumi e i film, riscoprendo la vera magia dello stupore e del leggere senza accorgersi del tempo che passa e di ciò che accade intorno... È da un po' che ho in mente di fare una riletturona non-stop dal primo al settimo volume e questo tuo bell'articolo ha riacceso più che mai il desiderio! Mi sa che ci siamo :)
    Un caro saluto.

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    1. Sono contenta di averti dato questo spunto di rilettura! Un saluto a te! :)

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  6. Devo ancora leggere la saga, e anche vedere i film... Spesso mi sento un pesce fuor d'acqua XD
    La lettura è nelle mie intenzioni da tempo, dovrei soltanto inframezzare i volumi con altro!

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  7. Ok, il tuo post ha rappresentato la spinta decisiva che mi mancava. Appena avrò terminato L'imperatore di Ocean Park, un bellissimo legal-thriller in cui sono immerso in questi giorni, comincerò con la saga di Harry Potter. Alla veneranda età di 46 anni, parto da zero. Credo di essere uno dei pochi abitanti del pianeta a non aver né letto i libri né visto i film: digiuno totale - sono un caso clinico, eh? E poi è anche l'occasione per rispettare finalmente un impegno preso tempo fa con le mie figlie, patite entrambe del maghetto: quello appunto di leggere i libri della Rowling. E niente, ci voleva un post come questo per avere la spinta decisiva. :-)

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    1. Se hai preso un impegno, va rispettato, ma ti assicuro che non avvertirai il peso della responsabilità di una simile promessa: credo che la saga di Harry Potter si possa apprezzare a qualsiasi età, con il giusto atteggiamento! Buona lettura! :)

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  8. Sappi che ho letto il tuo post con il sorriso sulle labbra, dal titolo fino all'ultima parola!
    Non ho nulla da aggiungere a quello che hai già detto tu, questi libri mi hanno dato veramente tanto, anche se non saprei esprimere a parole in che misura o anche solo spiegarmene il motivo. Credo che, dato che mi hanno accompagnata per tanto tempo, ormai facciano parte della mia vita.
    Rifugiarsi in un libro dopo una pessima giornata è il balsamo per ogni cosa, avere a disposizione un intero mondo - e così magico! - è ancora meglio :)
    Bellissimo post, complimenti!

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    1. Ti ringrazio, è bello condividere l'entusiasmo per le nostre letture e per le magie che sanno compiere in noi! Indubbiamente saghe così importanti, che ci tengono con il fiato speso per anni, una presenza importante nella vita di un lettore lo sono per forza! :)

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  9. Ammetto di essere tentata anch'io di rifare il percorso dei sette volumi, e credo che prima o poi accadrà, se non altro rileggendo "a macchia di leopardo" i momenti cruciali del lungo racconto della Rowling.
    Comprendo la dolcezza del ricordo, nel momento in cui si scoprono questi libri e poi si entra in questo mondo così ricco di aspetti. Chi ha visto solo i film ha perso moltissimo di tutto ciò, quello che non mi stanco di dire ai miei alunni.

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    1. Hai ragione, i film sono necessariamente parziali, mancano ddei dettagli che contribuiscono al fascino del racconto e, per quanto riguarda gli ultimi capitoli, hanno puntato molto su questioni psicologiche e meno sulla magia: li rivedo sempre volentieri, ma nessuno regge il confronto con il rispettivo libro!

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  10. Ti capisco benissimo, anche per me le letture per rsgazz danno di Natale, e HP appartiene proprio a quel periodo (anche se l'ho scoperto nei primi anni universitari). Per rileggerli aspetto che i miei figli siano un po' più grandi, per condividere la scoperta con loro. Buon Natale!

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    1. Allora penso sarà proprio una rilettura speciale! Buone feste anche a te!

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