Rodi: non solo mare

Per le vacanze estive, quest'anno sono tornata in Grecia, ancora una volta su un'isola; dopo essere rimasta incantata da Creta due anni fa, la scelta è ricaduta su Rodi, la maggiore delle isole del Dodecaneso. A conclusione di anno di lavoro piuttosto impegnativo e viste le scarpinate già affrontate a Vienna e in Germania, l'intenzione era quella di rilassarmi al mare, potendo però contare sulla possibilità di qualche escursione culturale. Rodi, in questo senso, è perfetta, perché non solo ha un mare meraviglioso, grandi spiagge e piccole calette, il sole tutto l'anno e una continua ventilazione che spazza via l'afa, ma offre anche significative esperienze di visita.

Rodi - porto di Mandraki

Quando si pensa alla Grecia, si immaginano prima di tutto le colonne dei templi, le rovine di età classica, le statue di marmo, poi le tipiche casette imbiancate a calce o i mulini a vento sulle colline affacciate sul mare. In realtà, sebbene non manchino vestigia antiche (l'isola era popolata già in età minoica e micenea) e borghi da cartolina, Rodi ha prosperato soprattutto durante l'Ellenismo e il Medioevo.

Lindos - stoà ellenistica sull'acropoli

Alleata non troppo convinta di Atene durante le Guerre persiane e la Guerra del Peloponneso, l'isola divenne nel IV secolo a.C. uno dei principali partner commerciali del regno tolemaico, attirandosi le ire di Antigono di Pergamo, che tentò di assediare la città di Rodi ma venne respinto: fu l'inizio di un periodo di grande splendore, celebrato dal Colosso di Rodi, la grandiosa statua bronzea di Helios eretta nel porto di Mandraki, considerata una delle sette meraviglie del mondo antico. Da quel momento in avanti l'isola divenne un punto strategico per gli scambi nel Mediterraneo e le sue fortificazioni furono incrementate nei secoli successivi, con lo stanziamento, a seguito della quarta Crociata, dei cavalieri cristiani.

Lindos - propilei dell'acropoli

Rodi città - fossato

Ma cosa rimane dell'antichità greca sull'isola di Rodi? Se l'acropoli di Rodi, pur con ciò che rimane dello stadio e dell'odeon in cui aveva sede una celebre scuola di retorica (ricostruiti a posteriori) è poco significativa, anche per lo stato di incuria in cui si trova, quella di Lindos vale tutta la fatica della salita sotto il sole rovente, che si può facilmente lenire grazie al servizio di trasporto sui muli.

Lindos - uno dei muli che conducono i turisti all'acropoli

L'area dell'acropoli, che sovrasta il pittoresco Borgo di Lindos, fu dotata dei primi edifici sacri e delle prime mura nel VI secolo a.C., per volere del tiranno Cleobulo. Il tempio centrale, che occupa la sommità della collina, è quello di Atena Lindia; vi si arriva percorrendo un sentiero che attraversa le costruzioni bizantine, medievali (i Cavalieri di San Giovanni occuparono il sito nel XIV secolo) e ottomane, per poi aprirsi sulla scalinata che conduce ai propilei del III sec. a.C., ai lati della quale si possono ammirare i resti della monumentale stoà ellenistica.

Lindos - tempio di Atena sull'acropoli

Statue e elementi di cultura materiale di età minoico-micenea, classica ed ellenistica sono conservati nel museo archeologico di Rodi, che ospita grandi mosaici, sculture, epigrafi e corredi funerari. Come noto, del mitico Colosso non rimane nulla e all'ingresso del porto di Mandraki, laddove si riteneva fosse posizionato, sorgono due colonne sulle cui sommità stanno un cervo e una cerva, simboli della città.

Rodi città - cortile del museo archeologico

Rodi città - cattedrale dell'Annunciazione

Rodi città, posta all'estremità nordorientale dell'isola, è suddivisa in due grandi sezioni: fra la spiaggia di Elli e il porto di Mandraki sorge la città nuova; oltre il porto si elevano le mura che circondano la città vecchia, di impianto medievale, annoverata fra i Patrimoni dell'Umanità dal 1988. Vi si accede attraverso nove porte: la più vicina al porto è la Porta della Libertà, ma la più particolare è la Porta d'Amboise, cui si giunge percorrendo il fossato e che immette direttamente nel quartiere dei Cavalieri.

Rodi città - veduta nei pressi di Porta d'Amboise

Tre sono le aree in cui è diviso il centro storico. La parte settentrionale è caratterizzata dagli edifici costruiti dal 1300, a seguito dell'arrivo di Cavalieri di San Giovanni, in particolare dal Palazzo dei Gran Maestri (ricostruito dagli Italiani in epoca fascista) e dalla suggestiva Via dei Cavalieri, oggi sede di uffici amministrativi, nel Medioevo quartiere dei cavalieri appartenenti ai diversi Paesi (Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Aragona, Auvergne e Provenza). 

Rodi città - Via dei Cavalieri

Ai piedi della strada, sulla destra, si trova il museo archeologico, che ingloba un appartamento turco. A sud ci si addentra nella Hóra, il quartiere turco, che ospita anche la moschea di Solimano, la principale delle tre che sorgono in città, mentre a sud-est si estende il quartiere ebraico, che ingloba Plateia Ippokratous, famosa per la fontana della civetta, da cui si dipanano stradine che conducono a negozietti e ristoranti.

Rodi città - la fontana della civetta in Platia Ippokratous 

Rodi città - mura del Palazzo dei Gran Maestri

Un altro aspetto interessante di Rodi (ma tanti altri sono rimasti esclusi dal mio giro per mancanza di tempo e per lasciare spazio anche al relax) è la possibilità di partecipare a diverse escursioni in barca sia per scoprire le coste dell'isola che per raggiungere luoghi vicini, come Marmaris, che si trova sulla costa turca, o Symi, l'isola dei pescatori famosa per le casette colorate affacciate sul mare nella località di Gialòs, retaggio del periodo italiano, per la vendita delle spugne e per il monastero di Panormitis sulla costa meridionale.

Isola di Symi - Gialos

Infine una nota che mi ha fatto apprezzare Rodi molto più di Creta è stata la grande qualità del cibo che ho assaggiato: grazie alla vicinanza al centro di Rodi, stavolta ho avuto la possibilità di spostarmi in diversi locali e assaggiare tipi di pita diversi per farciture, accompagnamenti e consistenza, varianti di gyros e souvlaki, i dolci più disparati, dalla baklava al kataifi, dalla crostata alla ricotta e fichi alla torta con le noci, svariati formaggi o creme formaggiose, gamberi, stifado, moussakà e feta fritta nella pasta fillo e servita con miele e sesamo, per finire con il liquore di masticha e il caffè greco. Locali e tavernai in cui ho mangiato particolarmente bene sono Romios in città vecchia, Village Cafe a Lyndos, Koykos e Stablos in città nuova: se vi capita di trovarvi da queste parti, teneteli in considerazione, in particolare l'ultimo, per via del rapporto qualità-prezzo, per la cortesia del servizio e la giovane età di tutto il personale (e poi vederli grigliare la carne dal tavolo è fantastico).

Lindos - verso l'acropoli

Nonostante qualche inconveniente con i trasporti e scottature solari che nemmeno due mani di crema e il rintanamento all'ombra hanno potuto evitare, sono tornata da Rodi decisamente soddisfatta e ci tornerei volentieri, anche per vedere tutto quello che in una sola settimana non si poteva prendere in considerazione: non c'è niente di meglio di una vacanza in cui relax, interesse culturale e buona cucina si fondono insieme!

Lindos - il borgo

E voi che esperienze avete del Dodecaneso o di altri arcipelaghi greci? Quali altre isole mi consigliereste dopo Creta e Rodi per continuare ad esplorare le terre elleniche?

C.M.

Commenti

  1. Ciao! Da classicista mi piacerebbe moltissimo andare in Grecia! Queste tue foto mi hanno fatto sognare :-)

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    1. Ciao, Silvia! Per lo stesso motivo avrei voluto fare tappa ad Atene, ma, purtroppo, non c'era il tempo è ad agosto i voli erano a prezzi shock, troppo per pensare di infilarci trasferimenti e notti extra. Quindi il continente rimane nei propositi futuri! Sono contenta di averti portato la Grecia un po'più vicina! :)

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  2. Ciao, anch'io adoro la Grecia, sono stata a Santorini e Rodi. Tra l'altro a Rodi volevo tornare perché l'ho trovata l'isola perfetta per me. Leggendo alcuni libri ho scoperto che Rodi aveva un campo di concentramento, che si potrebbe ancora trovare tra gli uliveti sulla strada che da Faliraki va verso Lindos. Sarebbe interessante trovarlo anche se non è segnalato. Concordo sul cibo, a Rodi non solo ci sono posti bellissimi e a buon prezzo, ma il cibo è di alta qualità.

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    1. Ho l'impressione che a Rodi ci siano molti siti non adeguatamente segnalati e tutelati, infatti nei pressi dell'acropoli cittadina si vedono cartelli che puntano in direzioni imprecisato e indicano resti di edifici non presenti nelle guide. C'è molto da esplorare, infatti mi piacerebbe tornarci!

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