Crisi del settimo anno? Neanche a parlarne!

Ma quale crisi del settimo anno? Io ho ancora voglia di scrivere in questo diario virtuale e di confrontarmi con tutti voi come il primo giorno, anzi, negli anni l'entusiasmo è aumentato sempre di più. Certo, a volte il tempo per aggiornare le pagine virtuali scarseggia, ma questo non significa che sia disposta ad abbandonare questa avventura che, nel tempo, mi ha dato grandi soddisfazioni: tanti incontri, alcuni dei quali diventati anche reali in occasione di eventi letterari, ma anche un enorme arricchimento culturale, con dibattiti e suggerimenti di nuove esperienze di lettura arrivati da tanti di voi.
Ci siamo già trovati a parlare della crisi che i blog stanno vivendo, del fatto che molti hanno chiuso o pesantemente ridotto le loro pubblicazioni, del calo dei commenti e dei post che rimangono senza risposta e mi sto interrogando su cosa fare per riattivare un meccanismo che si è inceppato forse a causa del maggiore successo di cui si gode con uno scatto di libri su Instagram piuttosto che con una recensione più impegnativa. Peraltro io e Instagram non funzioniamo: ogni tanto cedo anch'io al fascino di qualche inquadratura ad effetto (con risultati piuttosto scarsi), ma chiudo l'applicazione senza provare un minimo di quella curiosità e di quel trasporto che associo ai miei primi anni di navigazione nella blogosfera.
Un rito che mi dispiace aver abbandonato, ma che spero di riprendere, pur senza alcuna pretesa di regolarità, è quello di Owl Prize, la rubrica attraverso la quale segnalo i post più interessanti in cui mi imbatto in rete: ce ne sono sempre tantissimi, naturalmente, ma raccoglierli in articoli dignitosi comporta molto tempo e, mio malgrado, ho finito per perdere questa bella abitudine.
Seguo però sempre con grande piacere alcuni dei blog che più mi hanno offerto suggestioni, idee e suggerimenti, e i cui post giacciono da tempo in attesa del loro Owl Prize: Io, la letteratura e Chaplin della carissima Luz, collega blogger e insegnante, oltre che autrice per il teatro; Appuntario, con i post di Michela, che sa sempre come ricreare atmosfere di raffinato gusto storico e vintage; Internostorie, con gli originali percorsi e i bellissimi scatti di Marina (infatti anche il suo account Instagram è notevole); Didatticarte, con i viaggi di Emanuela, che ci prende per mano e ci presenta tecniche ed evoluzione dei temi della pittura, della scultura, della fotografia e delle arti minori con lo stesso brio e la stessa competenza che mette a disposizione dei suoi alunni; Macaronea, il mio rifugio di classicità preferito, grazie agli approfondimenti umanistici e agli aneddoti scolastici condivisi da Marta, anche attraverso una graffiante e divertente pagina Facebook.
 
 
Nei prossimi mesi spero di tornare anche alle rubriche letterarie e artistiche: ultimamente mi dedico quasi solamente alle recensioni delle letture, anche perché mi sono imbattuta in libri molto coinvolgenti, di cui poi ho avuto voglia di scrivere il prima possibile, ma quei percorsi ampi e approfonditi che, secondo le statistiche, risultano fra i più letti e meglio indicizzati nei motori di ricerca mi mancano, perché lì posso davvero sfogare la mia passione sfrenata per i motivi letterari, le simbologie, i personaggi, i collegamenti intertestuali.
Mi concederò un po'di tempo per pensare a qualcosa di adatto a rinfrescare queste pagine durante l'estate, periodo nel quale conto anche di terminare di aggiornare la grafica dei post degli anni scorsi, ancora poco responsivi e non integrati con l'interfaccia che ho scelto lo scorso anno.
Spero, nel frattempo, di continuare a godere della fiducia di voi che, nonostante tutto, continuate a passare di qui e trovate il tempo e la voglia di fermarvi a lasciare un commento e chiudo, dunque, ringraziandovi: se la crisi non ha il sopravvento è certo grazie ai continui stimoli che arrivano dal mondo della letteratura e delle arti, ma soprattutto è merito vostro.
Si dia dunque inizio all'ottavo anno del blog (e l'8 è il mio numero, quindi ho grandi aspettative)!
 
C.M.

Commenti

  1. Ciao! Innanzitutto, buon compliblog :-) Sette anni sono davvero tanti!
    Si è parlato tanto della crisi dei blog e del fatto che tanti bookblogger si siano convertiti in bookstagrammer… io utilizzo volentieri i social per parlare delle mie passioni, ma il blog rimane la piattaforma che più amo usare. Mi piace scrivere i post, con calma, con tanti dettagli, con il pc grande: non mi bastano le didascalie sotto una bella foto (anche perché come fotografa dovrei proprio migliorarmi). Forse è solo un momento di "flessione" dovuto al grande successo di Instagram: non è detto che tra un po' i blog non abbiano una loro "rinascita"!

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    1. Grazie, Silvia! Se penso a quando, sette anni fa, inziavo quasi per riempire il tempo e a come, mese dopo mese, l'entusiasmo sia andato crescendo, mi sembra di sognare! :)
      Quanto al rapporto con i blog, la vedo come te: a volte, presa dalla pigrizia, cerco di scrivere dal tablet, ma non c'è niente da fare, perché ho bisogno dello spazio, della scrivania su cui tenere i libri che devo recensire, consultare o citare, di blocchi di appunti o altri supporti. Il blogging vuole i suoi spazi e ritagliarli appositamente rimane più stimolante e appagante di qualsiasi sortita su Instagram. Dai, speriamo davvero che la flessione sia temporanea e che torni la voglia di scrivere tanto, di prendersi il tempo per leggerci e di andare oltre l'impatto di una foto!

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  2. Grazie Cristina! Purtroppo lo scarso tempo lasciatoci dal nostro lavoro di docenti confligge con la cura e la lentezza che si richiedono alla scrittura di un blog, ma cerchiamo di fare sempre del nostro meglio (anche perché in questi tempi convulsi abbiamo davvero bisogno di lentezza). Anch'io scrivo solo al pc: è l'unico modo che ho per mettere in ordine i pensieri con calma. A proposito di calma e lentezza, dovrei passare dalle tue parti più spesso :) e, quanto a me, mi riprometto di leggere di più e recensire di più :) alla prossima, cara!

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    1. Fra la preparazione di una lezione e la correzione di un pacco di temi, ritagliarsi il tempo necessario a scrivere un buon post, con il grado di approfondimento che piace a noi, e per commentare a dovere quelli interessantissimi che si trovano in altri blog in certi giorni è impossibile, perché occorre tanta energia mentale per l'una e l'altra attività, alla faccia di chi si ostina a pensare che il nostro lavoro si riduca ad una mattinata. E poi, diciamocelo, quante volte, nel leggere o nel documentarci, la nostra mente è volta proprio alla possibile applicazione didattica, prima ancora che alla progettazione di un post per i nostri blog?
      Grazie per essere passata, buon lavoro e a presto! :)

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    2. Infatti sempre più spesso costruisco post relativi a percorsi e soluzioni didattiche: è bello anche condividere ciò che si fa, per poter essere magari utili a qualcun altro.
      Buon lavoro a te, e a presto! :)

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    3. Il confronto fra noi è sempre molto più utile di tanti spunti ammassati nelle guide o in quei repertori digitali allegati ai libri che, quando servono, non funzionano mai (ammesso che le scuole siano tecnologicamente dotate). E quindi avanti così! :)

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  3. Per me un blog non si può sostituire con una foto su un social, inoltre se controlliamo il materiale condiviso provengono da blog e siti. Col blog possiamo ottenere informazioni, spunti di ogni genere, e se cerco trovo o ritrovo pubblicazioni da approfondire, ad es con un buon libro. I social sono sfuggenti, troppo veloci per assimilare, e il materiale è paragonabile a un minuto schizzo. No decisamente meglio il mondo dei blog.
    Auguri per il blog sempre in forma e ben fornito di ottimo materiale.

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    1. Grazie, Innassia. Anch'io penso che non ci sia paragone fra un blog e uno scatto su Instagram: la dimensione dello scambio - ammesso che di scambio si possa parlare - è piatta e sempre uguale a se stessa. Resta però il fatto che sempre meno persone trovano tempo per i post pubblicati dai blogger, e fra questi, ahimè, devo annoverare me stessa. Comunque non si cede: ci sono un ottavo, un nono, un decimo anno e magari anche più da organizzare!

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  4. Buon compliblog! Complimenti per il grande traguardo. Sicuramente i social hanno reso tutto più fluido e rapido, ma la necessità di avere un porto franco come un blog non credo che andrà via presto.

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    1. Faremo di tutto per non farla andare via mai! Grazie del pensiero!

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  5. Grazie mille cara Cristina, sai che l'affetto e la stima è tutta ricambiata, non potrebbe essere altrimenti!
    Riguardo alla flessione dei blog è inutile nasconderci dietro un dito, c'è ma almeno per ora non potrei fare a meno di scrivere, mi aiuta psicologicamente oltre a comprendere meglio ciò che sto leggendo. È sfogo, riflessione, passione, un po' tutto nonostante vedo che più vado avanti e lo spazio da ritagliare diminuisce. Sai mi dispiace non leggere più gli articoli di Alessandra di "Libri nella Mente"... È brutto quando ti affezioni ad una persona e ad una abitudine di guardare i post degli amici blogger che poi perdi... Comunque vediamo cosa ci riserva il domani! Un abbraccio!

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    1. Il blog di Alessandra è fra quelli che mancano di più anche a me e mi dispiace vedere tante pagine così interessanti che si spengono. Speriamo in una svolta, tenendoci strette alla nostra voglia di scrivere e il bisogno di fare del blog lo spazio in cui rielaborare quanto letto o vissuto. Grazie di essere passata e a presto! :)

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  6. E allora, come si suol dire in queste occasioni: buon bloggheanno e mille di questi post! :)

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    1. Grazie di cuore! Per i mille post, potrei pensare di lasciare in eredità la missione a qualcuno, un po'come quelle vecchie signore che promettono un ricco lascito a chi si prenderà cura dei loro gatti (ma senza ricco lascito). :)

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