Iter Ovidianum - alla scoperta delle "Metamorfosi" e del loro autore

Da molto - troppo - tempo non mi dedico alla lettura integrale di opere classiche e avverto questa situazione come una sorta di tradimento. Se, infatti, da un lato per me è stata una conquista aprirmi alla letteratura contemporanea, la nostalgia dei classici si fa sentire, soprattutto in quelle occasioni, numerosissime, in cui in un testo moderno o contemporaneo o nelle arti figurative viene rievocato qualche mito o qualche riferimento a opere greche e latine.


Ecco perché per questa estate ho deciso di dedicarmi ad un'opera latina, affrontandola per la prima volta nella sua totalità. La scelta è ricaduta sulle Metamorfosi di Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-18 d.C.) per diverse ragioni: l'entusiasmo per la cultura di età augustea, fortemente stimolato dalla risposta positiva della mia classe seconda; l'interesse per Ovidio, figura strettamente legata anche alle vicende della dinastia giulio-claudia; il fascino che anche un pugno di versi tratti da quest'opera riesce a suscitare con la sua eleganza, con la chiarezza visiva, l'ammirevole virtuosismo; l'influenza dell'opera nelle arti figurative (si pensi anche solo al gruppo scultoreo di Apollo e Dafne realizzato da Bernini); la pregnanza delle teorie filosofiche sulla materia (alle quali mi sto appassionando); la centralità dell'opera nella letteratura successiva, medievale e non solo, in particolare con gli omaggi di Dante a Ovidio.
Tutti questi motivi hanno motivato la mia scelta, uniti al senso di colpa per aver tanto a lungo rimandato questa esperienza. All'Università ho sostenuto un esame di Letteratura latina che prevedeva lo studio, fra gli altri testi, del solo primo libro delle Metamorfosi, con il commento di Alessandro Barchiesi per le edizioni Valla (una serie di sei volumi che chi volesse farmi un regalo e avesse vinto alla lotteria potrebbe tenere presente), ma poi, al di là dei miti più celebri che si trovano antologizzati anche nei testi scolastici, ho abbandonato l'impresa, pur avendo il mio bel tomo BUR, con la traduzione di Giovanna Faranda Villa, sugli scaffali della libreria da almeno dieci anni.
Ebbene, alla fine mi sono decisa, ma ho voluto anche aprire questa esperienza a tutti coloro che, come me, non aspettavano altro che un input per avvicinarsi a quest'opera. Ho quindi organizzato uno spazio virtuale attraverso un evento di Facebook per chiamare a raccolta chiunque - appassionati, estimatori, curiosi - abbia voglia di percorrere i quindici libri delle Metamorfosi insieme a me. Anche per frammenti. Anche solo condividendo pochi versi. Anche solo per riflettere insieme su uno spunto artistico, su un singolo mito, su un particolare o sull'autore e il suo tempo.
Quindi, per farla breve, se volete partecipare alla mia maratona estiva, a qualsiasi titolo, senza impegno, senz scadenze e senza pretese, col solo scopo di divertirci e condividere la grande letteratura, questo è il link all'evento. Siete liberi di postare articoli, impressioni, versi, siete invitati a commentare, a porre domande, a lanciare dibattiti.
Ah, quasi dimenticavo: io presterò attenzione anche al testo latino (almeno in parte), ma l'avventura si può affrontare benissimo in traduzione!
Buona lettura!

C.M.

Commenti

  1. Devo ammettere che è da tempo che non leggo classici latini. E pensare che anche io sono un'appassionata della cultura di età augustea... Questo potrebbe un buon input di lettura per quando torno in Italia.

    Le mitiche edizioni Valla! Io ne ho un paio e sono particolarmente affezionata a Historia Langobardorum di Paolo Diacono.

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    1. L'unica che ho io (quella delle Meetamorfosi fu al tempo fotocopiata, dato che mo occorreva solo il commento di un libro) è quella dell'Edipo a Colono di Sofocle, che dovetti acquistare per il più difficile esame della mia carriera universitaria. Non so se sia per questo, ma quasi mi dà fastidio che l'unica Valla sia proprio di questa tragedia, che non mi è mai piaciuta né per contenuto né per scelte espressive. La serie di Ovidio sarebbe proprio un colpaccio, ma uno o due volumi dovrebbero essere fuori catalogo.

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