Confusione - Elizabeth Jane Howard

Oggi è il 16 settembre e ciò significa che da ieri è in libreria Confusione, il terzo attesissimo capitolo della saga dei Cazalet, pubblicata in Italia da Fazi editore. Dei motivi per amare questa serie di romanzi firmati da Elizabeth Jane Howard (1923-2014) vi ho parlato la settimana scorsa, oggi voglio riportare le mie impressioni su questa nuova avventura della famiglia inglese.
L'attacco di Pearl Harbor aveva chiuso Il tempo dell'attesa. Confusione riapre gli occhi sulle vicende dei Cazalet nel marzo del 1942, portandoci immediatamente di fronte al primo dei tanti stravolgimenti della vita di questa grande famiglia. Mentre le generazioni più anziane soffrono l'avanzamento degli anni e gli adulti faticano a ritrovare la propria identità, piombando nella totale incapacità di essere padroni di sé e dei propri desideri, le ragazze di casa, diventate ormai donne, iniziano a fare seriamente i conti con la vita fuori dalla rassicurante tenuta di Home Place, nella Londra minacciata dai bombardamenti tedeschi. Louise sposa il suo Michael Hadleigh, trovandosi improvvisamente intrappolata in un matrimonio senza amore, soffocata dall'ingombrante e possessiva suocera, che ha già stabilito insieme a Michael il numero dei bambini che deve mettere al mondo, e catapultata senza volerlo nel ruolo di madre. Polly e Clary vanno a vivere insieme nella capitale, dove frequentano un corso per diventare segretarie e si confrontano, nel loro diventare adulte, con problemi del tutto diversi: Polly deve imparare a convivere con un fascino che le procura diversi ammiratori ma non l'amore dell'unico uomo che le interessi davvero, mentre Clary affronta una situazione ben diversa e cresce con la sua consuetà umiltà, lievemente amareggiata di non essere bella quanto la cugina, ma sempre più matura nella consapevolezza del continuo assottigliarsi della speranza di riveder tornare suo padre Rupert dalla Francia. Non è più facile la situazione delle donne di casa: Rachel è sempre più ancorata al suo compito di badare ai genitori e, di conseguenza, la presenza della sua compagna Sid si fa più sfumata; Villy stessa è messa da parte, dopo un episodio che la porta ad interrogarsi significativamente su di sé e sui propri comportamenti e oscurata dai tradimenti del marito Edward e dall'emergere di Louise come grande protagonista della famiglia; e poi c'è Zoë, la più giovane nuora del Generale e della Duchessa, disorientata nel suo duplice ruolo di moglie e vedova nell'incertezza delle sorti di Rupert. Ma la Howard non manca di aggiornarci anche rispetto agli altri personaggi, in particolare Angela e Nora Castle, figli della sorella di Villy, i domestici Mrs Cripps e Tonbridge e Archie, l'amico d'infanzia di Rupert, che diventa per Clary e per Neville una sorta di secondo padre.

August Macke, Signora in giacca verde (1913)

Il titolo Confusione, dunque, spiega una condizione comune a tutti i personaggi della famiglia, alle prese con il difficile compito di decidere come andare avanti, scegliendo di adattarsi a ruoli e aspettative o di infrangerli. È tuttavia innegabile che in questo nuovo capitolo le vere eroine sono le donne più giovani, Louise, Polly, Clary e Zoë, che, con la loro presenza, mettono in ombra tutti gli altri personaggi, facendo emergere una tematica importante e fino a questo momento solo accennata: la condizione della donna nel periodo dei grandi cambiamenti del XX secolo. Per le tre ragazze gli anni della leggerezza (che davano il titolo al primo romanzo) e il tempo dell'attesa sono ormai un ricordo lontano: esse non sono più sospese fra il mondo dei bambini che non devono assistere a certe discussioni e quello degli adulti che vorrebbero potersene astenere ma sono inchiodati dalle responsabilità. Louise, in particolare, prova il rimorso di aver voluto crescere in fretta, finendo in una prigione da cui non sa come evadere; Louise incarna la vicenda biografica della stessa autrice, che chiaramente ha affidato a questa sognatrice reclusa la propria voce. Polly introduce invece nella questione femminile il problema dell'uguaglianza e del rispetto, che la porta a concludere con un'osservazione purtroppo ancora attuale, quando afferma che «Alle donne vengono appioppati i lavori più noiosi, e non sono nemmeno pagate quanto gli uomini». Clary è invece la ragazza cresciuta troppo in fretta, priva di punti di riferimento, sola col suo dolore per la perdita del padre, incapace di essere vicina al fratello Neville ma sempre animata dalle migliori intenzioni. Le fanno da contraltare lo spirito di sacrificio e abnegazione di Nora, che, sposandosi, diventa infermiera del marito, e l'impulsività di Angela, ma anche il desiderio di Zoë di tornare a vivere e uscire dal grembo protettivo di Home Place.

Henri Lebasque, Nono con una collana gialla

Mentre leggevo Confusione, che mi ha catturata con la stessa forza dei precedenti volumi, mi sono trovata spesso a mettere a confronto le emozioni della nuova lettura con quelle provate mentre sfogliavo Gli anni della leggerezza e Il tempo dell'attesa. Con Confusione ho avuto l'immediata certezza che i quadretti spensierati che si ritrovavano nel primo romanzo e che già si erano diradati nel secondo erano ormai spariti, segno della crescita dei personaggi e dell'ampliarsi dei loro problemi. Il mondo idilliaco in cui Polly, Clary e Louise giocavano e leggevano, preoccupandosi solo di non essere disturbate dai fratelli e cugini maschi, è definitivamente tramontato, lasciando sorgere le responsabilità della vita adulta. Perfino il rituale rassicurante del tè ha perso importanza. Questo non significa che Confusione non mi sia piaciuto, anzi. La chiara percezione di queste trasformazioni è, a mio avviso, la vera forza delle saghe familiari, che, come accade nella vita reale, vedono nascere e dissolversi gesti e relazioni, velando inevitabilmente il passare del tempo di malinconia. Se per una buona metà del romanzo non sono stata in grado di elevarlo al di sopra dei primi due per gradimento, le ultime cento pagine, da sole, sono bastate per imprimergli quell'azione e quella forza emotiva che mi portano a dire che siamo ancora di fronte ad un miglioramento nella piacevolezza e nell'arte narrativa. A questo punto sono ancor più curiosa di leggere gli ultimi due volumi e di riafferrare i numerosi fili rimasti in sospeso.
Quando s’incontravano, euforia e contentezza avevano la meglio e per le prime ore erano entrambi totalmente assorbiti dal fatto di essere insieme; in quei momenti il mondo e la guerra sembravano distanti, ma dopo un po’ di tempo succedeva puntualmente qualcosa – il più delle volte erano piccolezze –, qualcosa che apriva una breccia nel loro cerchio magico e li riportava alla tetra e per lei snervante realtà.
C.M.

Commenti

  1. I want this book*-* Ma come hai fatto ad averlo già letto?? O sei una macchina o avevi una copia in anteprimaxD La tua recensione mi ha messo ancor più desiderio di rituffarmi fra i Cazalet, anche se ho un po' paura di quale potrà essere il finale di questa saga agrodolce.

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    1. Anch'io ho paura per il finale: comunque vada, segnerà un distacco definitivo, credo che sarà un piccolo trauma.
      Comunque no, non sono una macchina, l'ho letto in anteprima per via della collaborazione con l'editore nel far conoscere la saga della Howard.

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  2. Ma l'hai letto in un giorno? 0_0
    Io andrò a comprarlo domani. Finisco un'altra mega saga familiare (I Buddenbrook) e ritorno in Inghilterra dai Cazalet. A presto ;)

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    1. Anch'io devo leggere I Buddenbrook (detto tra noi, spero che arrivi per il compleanno, altrimenti mi farò un regalo da sola)! ;)

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