Fra i volumi ristampati da Iperborea nella collana Luci figura il romanzo di Lars Gustafsson Il pomeriggio di un piastrellista, un testo in cui letteratura e filosofia dialogano nel pieno rispetto dei due slanci presenti nella vita dell'autore.

Il pomeriggio di un piastrellista è un romanzo breve, fatto di capitoli concisi. Il suo protagonista è un uomo che vive alla giornata, che, tanto è accurato nel suo lavoro, tanto trascura di occuparsi della propria casa e del proprio giardino, dove ormai si accumulano cianfrusaglie e addirittura il relitto di una barca. Da quando la moglie è morta, Torsten osserva la vita andare avanti, trovando ragione di mettersi in movimento solo per quei lavoretti in nero che gli vengono commissionati da amici. E nel suo interminabile pomeriggio sembra sempre sulla soglia di una grande epifania, in procinto di incontrare chi possa cambiare la sua esistenza, che si tratti di una persona in carne ed ossa o di qualcosa di più simile ad un'apparizione o ad un fantasma.In verità, a quel punto era abbastanza lontano da buon senso, equilibrio e ragione. Aveva la sensazione di non appartenere a nessun luogo, di non avere nessun posto dove andare, e gli pareva che l'unico suo legame con il mondo fosse quel lavoro bizzarramente privo di senso.
La lettura del romanzo di Gustafsson è stata abbastanza piacevole, ma non ha del tutto corrisposto alle aspettative, poiché pensavo di trovare una storia maggiormente incentrata sugli incontri di Torsten con questi curiosi visitatori; il finale, inoltre, da un certo punto in avanti appare quasi scontato, di certo si fa intuibile ben prima che l'autore illustri l'ossatura del congegno narrativo. Alcuni spunti di sottofondo sono interessanti: il ritratto di un uomo chiuso in se stesso ma dedito al lavoro, l'interesse per le motivazioni dell'abbandono del lavoro e di un lavoro mal eseguito, la ricerca del senso di una vita e di un lavoro che sembrano esserne del tutto privi. Però questi accenti non sono bastati a farmi apprezzare in maniera particolare il romanzo di Gustafsson.
È comunque una gran cosa, riuscire a fare un po’d’ordine, nella vita. Anche se si sa benissimo che un bel giorno arriverà qualcuno che demolirà tutto per sostituirlo con qualcos’altro. C’è un unico attimo bello, ed è quando si vede come tutto si accorda, quasi da sé.
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