Il club delle fate dei libri - Thomas Montasser

Partiamo dalla fine. Il romanzo di Thomas Montasser Il club delle fate dei libri (Feltrinelli) sviluppa il tema enunciato nelle ultime righe: «Il mondo della letteratura è un miracolo. E noi siamo tutti messaggeri degli dèi.».
Messaggero degli dèi è innanzitutto Victor, musicista per passione, fattorino per professione, che si appassiona ai libri mentre cerca un canale di comunicazione con Bianca Martini, l'inquilina di un palazzo che ne ordina a volontà e che lui immagina come una donna giovane e affascinante. Bianca Martini è invece un'anziana signora, ormai vedova, che lavora in un negozio di tè e trascorre il tempo libero in compagnia di tanti amici di carta. Cercando dei volumi da donare alla misteriosa abitante delle sue fantasie, Victor include nel suo giro di consegne una libreria e si lascia consigliare di volta in volta dalla proprietaria; giorno dopo giorno, però, le sue frequentazioni si arricchiscono con l'arrivo di Leon, un bambino che gli suggerisce di approfittare dei numerosi resi per allestire un bibliobus che rimetta in circolo testi che sarebbero destinati al macero. Completa il quadro Venerdì, un meticcio azzoppato quasi investito da Victor; ché, si sa, tutte le storie sono più belle quando c'è un cane.
Il club delle fate dei libri è composto di quindici agili capitoli che seguono le prosastiche avventure di questi personaggi e i loro colloqui sui libri e sulla letteratura. Pagina dopo pagina conosciamo meglio Victor, scopriamo con lui i testi in cui si imbatte, osserviamo i suoi scambi di libri e biglietti con Bianca Martini, chiedendoci se e quando avverrà un incontro reale fra i due. Fra le numerose relazioni che Victor allaccia con i destinatari dei pacchi che giungono nel suo furgone incontriamo gli habitué dei resi, i mariti infastiditi dal suono del campanello e indossatrici di raffinata lingerie, ma sono solo le confezioni che lasciano immaginare un contenuto di pagine piene d'inchiostro a rendere emozionanti le giornate di Victor e a costruire dei ponti solidi, destinati a condurlo lontano.
Con questo racconto leggero e orientato al puro svago, Thomas Montasser cattura facilmente i bibliofili, tuttavia non soddisfa pienamente le aspettative, perché alcuni spunti e alcune situazioni non trovano lo sviluppo che meriterebbero e altre che non vengono chiarite; anche i riferimenti ai libri letti da Victor, Bianca Martini e Leon rimangono superficiali (in alcuni casi sono citati testi non tradotti, quindi anche un approfondimento autonomo diventa difficile). Il filo conduttore della narrazione è la capacità dei libri di legare persone che senza di essi non si incontrerebbero, accendendo la fiamma di rapporti, amicizie e collaborazioni: un bel messaggio, nel quale senza dubbio si può riconoscere chiunque abbia condiviso con amici, parenti e conoscenti qualche lettura, un libro donato o prestato. Uno scavo al di sotto di questa innegabile verità avrebbe reso Il club delle fate dei libri molto più significativo.
 

I libri uniscono le persone. Lettrici e lettori, bambini e adulti, libraie e clienti, sconosciute e sconosciuti che hanno tutti una cosa in comune: un cuore che batte per la letteratura.
Un bibliobus è una splendida inziativa, quasi quanto una libreria. Invoglia a sfogliare le pagine, a curiosare, a scoprire e, soprattutto, a rallentare.

C.M.

Commenti

  1. L'idea di lui che si immagina una bella e giovane ragazza quando invece c'è una signora anziana mi ha attirato. Anche la copertina è veramente bella. Mi sa da studio Ghibli. Però non mi hai convinto con quell'osservazione sulle vicende lasciate inconcluse. Me lo segno comunque, poi vedremo :)

    Relazioni e connessioni attraverso i libri? Capitate poche e quasi tutte virtuali. Forse dovrei aggregarmi a qualche club di lettura. Me lo chiedo spesso.

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    1. Un club di lettura è un'idea da percorrere: incontrarsi in un libro senza cercarsi sarebbe un'esperienza più bella, ma indubbiamente più difficile da realizzare. Le coincidenze che capitano a Victor non sono così comuni nella vita reale!

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