Treviri, le antichità romane e la Mosella

Si è appena concluso il mio primo viaggio in Germania, compiuto per accompagnare un gruppo di studenti impegnati nel conseguimento della certificazione linguistica. La meta scelta per le due settimane di soggiorno è stata Treviri (Trier), città di origine romana sulle rive della Mosella, nei pressi del confine con il Lussemburgo.

Trier - Porta Nigra (facciata nord)

Fondata nel 16 a.C. con il nome di Augusta Treverorum (dal nome dei Treveri, una popolazione gallica qui insediata) nell'area di un precedente castrum romano, la città presenta le vestigia di tutte le fasi storiche cruciali per la regione, dal grande sviluppo che ne fece in età antica la più grande città a nord delle Alpi all'epoca napoleonica, passando per l'età cristiana e il Medioevo dei vescovi-principi elettori. In questa piccola città l'Unesco ha riconosciuto un grande valore, al punto da conferire il titolo di Patrimonio dell'umanità a ben nove attrazioni: la Porta Nigra, la basilica di Costantino, l'anfiteatro, il ponte romano, le terme imperiali e le Terme di Santa Barbara, la colonna di Igel (fuori città), il duomo, la chiesa di Nostra Signora e il Codex Egberti (X secolo). Oltre a questi elementi di interesse, il visitatore può trovare in Treviri tante altre opportunità di arricchimento culturale e non va dimenticato che la regione della Mosella è celebre anche per la produzione vinicola, infatti tutta la città è circondata da immensi filari di vite sparsi per le colline.

Trier - La città vista da Petrisberg

Se dell'anfiteatro romano non rimane molto più che il tracciato di mura esterne e il ponte romano è solo parzialmente quello originario, i cultori dell'antichità hanno comunque la possibilità di appagare la propria passione con un veloce itinerario che congiunge la Porta Nigra, centro nevralgico della città e della rete dei trasporti, con le Kaiserthermen.

Trier - lungo la Mosella

La Porta Nigra, composta di blocchi di arenaria che hanno assunto un colore scuro per influsso degli agenti atmosferici, è il più antico e meglio conservato edificio di difesa romano a nord delle Alpi. Essa è posta sulla via dell'antico cardo e il suo aspetto è diverso da quello di una normale costruzione romana, infatti non appare simmetrico, perché la parte orientale presenta una torre più bassa e un'abside. Infatti nell'XI secolo la Porta Nigra fu trasformata in chiesa per onorare l'eremita Simeone, ritiratosi in preghiera proprio in una delle torri, e ad essa fu annesso un monastero; l'edificio sacro fu smantellato nel 1802 per ordine di Napoleone Bonaparte.

Trier - Porta Nigra (facciata sud)
 
Procedendo lungo la via principale, si giunge subito nell'Hauptmarkt, la principale piazza cittadina, circondata da edifici colorati, alcuni dei quali a graticcio con i tipici tetti inclinati, le finestre nel sottotetto e coperture a scaglie nere; lo spazio della piazza è interrotto solo dalla fontana di San Pietro (1595), eretta come segno concordia da parte del vescovo, principe elettore imperiale, nei confronti della comunità civile che aveva il suo simbolo nella Steipe, munita di due statue che guardano in direzione e del Duomo a rammentare al vescovo la propria presenza. A tal proposito, l'aneddoto più interessante sull'Haputmarkt è relativo alla costruzione della chiesa di San Gengolfo, la cui torre, voluta dalla vedova del sindaco nel 1507, superava l'originario campanile del Duomo; di fronte a tale esibizione e del potere civile (che ricorda un po'le competizioni dei nobili italiani a suon di costruzione di torri), il vescovo promosse una raccolta di offerte dai fedeli per la costruzione di un secondo campanile per la cattedrale di San Pietro.

Trier - Hauptmarkt

Sul lato occidentale della piazza si trova il quartiere ebraico, oggi sede di diversi ristoranti e bar, mentre proseguendo verso sud, in pochi minuti a piedi, si raggiunge la casa natale di Carl Marx, il cittadino più illustre di Treviri, che celebra la sua immagina in ogni genere di gadget e addirittura nelle lampade dei semafori nei pressi di Carl Marx House. L'edificio, trasformato in museo, raccoglie alcuni oggetti del filosofo ed economista autore del Capitale e del Manifesto del Partito Comunista, ma è soprattutto un luogo di racconti grafici e multimediali che ne ripercorrono la vita e spiegano la nascita del suo pensiero, oltre all'influenza che ha avuto nel tempo.

Trier - Karl Marx Haus (e i semafori a tema)

Trier - Karl Marx Haus

Se, invece, dall'Hauptmarkt si procede a est si arriva immediatamente al Duomo di San Pietro, un edificio poderoso e molto articolato cui si unisce la chiesa di Nostra Signora (Liebfrauenkirche). Non si può rinunciare ad entrare nell'edificio, unico nel patrimonio culturale mondiale per la mescolanza di stili (romano, romanico, gotico, barocco) e per alcuni elementi che lo caratterizzano. La sua costruzione, infatti, risale all'epoca di Costantino, che a Treviri, già capitale tetrarchica, visse per alcuni anni, ma la sua evoluzione è continuata nei secoli successivi. All'interno della chiesa si trovano le tombe monumentali degli arcivescovi cittadini, un'abside con funzione di battistero riccamente decorata con stucchi barocchi, tre cripte, la cappella che, secondo la tradizione, ospita la sacra veste di Cristo e uno spettacolare organo a nido di rondine che conta 5602 canne; in alcune occasioni in bulbo al di sotto delle canne si apre e ne esce un busto di Pan o di un diavoletto che si muove come se la musica dell'organo fosse il risultato del suono della sua siringa. Dalla cattedrale si accede anche ad un suggestivo chiostro gotico che ospita un piccolo cimitero.

Trier - torre campanaria del Duomo

Proseguendo verso sud, il visitatore può raggiungere la basilica di Costantino (attualmente la parte esterna è oggetto di restauro), convertita in chiesa evangelica, e il contiguo Palazzo del principe elettore, di cui si può solo ammirare il grande giardino. Ancora pochi passi e appaiono le rovine delle terme imperiali (Kaiserthermen), interessanti soprattutto per la possibilità di scendere nei corridoi dell'ipocausto, il sistema romani di circolazione dell'aria calda che permetteva il raggiungimento delle diverse temperature fra calidarium e tepidarium.

Trier - Palazzo del Principe Elettore (sullo sfondo la basilica di Costantino)

Queste sono le principali attrazioni monumentali visitabili nel centro cittadino, ma, per un godimento più completo di Treviri, non può mancare l'esperienza del Reinisches Landesmuseum, che raccoglie la più ampia testimonianza della storia della Germania in epoca antica e medievale. Le collezioni del museo ospitano reperti che risalgono alle prima fasi del popolamento della regione della Renania-Palatinato, fin dalla cultura di La Tène (dal VI secolo a.C.), ma le sezioni più ricche e interessanti sono quelle delle sculture e dell'oggettistica di epoca romana: fra le sale (che hanno l'unico difetto di essere un labirinto in cui non è facile orientarsi, soprattutto per chi non parla il tedesco e deve cercare fra le numerose didascalie quella corrispondente alla voce dell'audioguida) si possono ammirare pregiate collezioni di vasellame in ceramica colorata e in vetro, sculture poste a decorazione di monumenti, epigrafi, sarcofaghi e altri monumenti funebri, ma soprattutto grandi mosaici provenienti dagli scavi delle ville suburbane e la più ricca collezione numismatica della Germania.

Trier - chiostro del complesso del Duomo e della Liebfrauenkirche

Nei pressi del Reinisches Landesmuseum e del Palazzo del principe elettore si trova anche la Stadtbibliothek, che accoglie anche una Shatzkammer in cui sono esposti due globi del cartografo veneziano Coronelli (XVII secolo) e un'ampia raccolta di codici manoscritti, provenienti da diversi scriptoria religiosi in seguito alla loro distruzione nel corso delle invasioni germaniche o agli smantellamenti dei conventi operati da Bonaparte, e di incunaboli (fra questi anche una parziale Bibbia di Gutenberg). Per un bibliofilo questa è una tappa irrinunciabile: anche se la maggior parte dei testi sono religiosi (Bibbie, vangeli, antifonari) che possono apparire ripetitivi, ci sono alcuni pezzi che si distinguono, come le raccolte dei capitolari carolingi, i testi virgiliani o il manoscritto delle favole usati nelle scuole, una raccolta di novelle satiriche, il rivestimento d'oro e gemme dell'avangeliario di Ada, il già citato Codex Egberti (di rilievo soprattutto per le ricche miniature sulla vita di Gesù) e un singolare calendario dei pesci risalente alla fine del XV secolo.

Trier - stucchi barocchi dell'abside del Duomo

Avendo a disposizione almeno tre giorni, è consigliabile spostarsi fuori dal centro per raggiungere la chiesa di San Paolino, particolarmente importante per la grande volta affrescata, la chiesa del monastero di San Mattia, dove sono conservate le reliquie dell'apostolo e sepolti i primi due vescovi di Treviri, Eucario e Valerio, e il punto panoramico di colle Petrisberg, l'area più anticamente popolata, da cui si gode di un'ampia visuale su tutta la città e sulle colline che la circondano.

Trier - abbazia benedettina di San Mattia

Per ammirare inoltre le bellezze della Mosella è possibile effettuare un viaggio in battello della durata di una o due ore oppure percorrere un tratto del percorso ciclabile che la costeggia per tutto il suo corso, mentre per rilassarsi con una passeggiata ci sono due parchi raggiungibili in poco più di cinque minuti in autobus, quello di Nells Park, che sorge intorno ad un laghetto in cui nuotano anatre e cigni e che ha anche un ricco roseto, e il parco cimiteriale di Hauptfriedhof, un grande giardino all'inglese in cui gli abitanti di Treviri non vanno solo per ricordare i defunti ma anche per camminare, sedersi su una panchina o per un'uscita in bicicletta.

Trier - Hauptfriedhof

Trier - lungo la Mosella

Questi sono i principali punti di interesse della città di Treviri, che si presta anche ad escursioni nelle zone limitrofe, anche oltre i confini tedeschi... ma di alcune di queste vi parlerò prossimamente!

C.M.

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