Il mondo invisibile - Liz Moore

Ritrovare Liz Moore dopo I cieli di Philadelphia in un romanzo completamente diverso è stata una piacevole sorpresa, anche se inizialmente sono rimasta spiazzata e mi è servito un po'per ambientarmi nella trama e nello slittamento dei piani temporali che caratterizzano Il mondo invisibile (NN editore).
Stavolta non siamo di fronte ad un thriller, anche se la protagonista del romanzo, Ada, affronta a suo modo un'indagine. Ben lontana dalla poliziotta Michaela che indaga sulla scomparsa della sorella, Ada vive fin da adolescente il distacco da un padre colpito precocemente da Alzheimer e cerca di ricomporre le tessere del mosaico dell'identità stessa del genitore. Ada è, suo malgrado, una giovane investigatrice che cerca di portare alla luce ciò che David, in costante peggioramento, non può più dirle. Per riuscire in un'impresa la cui soluzione si fa tanto più lontana quanto più il mondo di David collassa su se stesso, Ada deve affidarsi ai ricordi, mettere insieme particolari che a prima vista erano insignificanti, ma soprattutto affidarsi ad un codice che, all'alba della rivoluzione informatica, il padre le ha lasciato per farla accedere a tutte le risposte. Chi è davvero David Sibelius? Perché, legalmente, la tutela di Ada viene messa in dubbio quando viene ricoverato? E cos'è Il mondo invisibile che dà il titolo ad un file custodito nel computer di David? Mentre scava nel vissuto di David e nel mistero della sua identità, Ada attraversa anche le comuni difficoltà di un'adolescente improvvisamente catapultata in una nuova scuola, fra nuove amicizie, con tutta la goffaggine di una ragazza che è stata educata privatamente da David, nel suo laboratorio, fra i suoi colleghi matematici e informatici, le uniche persone con le quali Ada sa come relazionarsi. Queste sfide e gli insuccessi nei rapporti con i coetanei faranno di Ada una promettente informatica, desiderosa di sviluppare una realtà virtuale ma alle prese con i limiti posti dai colleghi, dalla crisi economica del 2009, da un senso di insicurezza che non l'ha mai abbandonata. Sarà l'enigmatico codice di David, unito ad un intervento salvifico, a darle accesso al mondo invisibile di David e a calare nella sua vita una direzione e uno scopo.
Il mondo visibile è un romanzo incredibile, che unisce il racconto di un rapporto fra un padre e una figlia alla lingua dei computer e alle trasformazioni a cavallo fra il secondo e il terzo millennio. Ada cresce in un mondo protetto, che usa un linguaggio selezionato, padroneggiato da pochi, è bombardata fin da bambina da stimoli logico-matematici, è separata da tutto ciò che attrae comunemente i suoi coetanei e non osa esprimere il suo desiderio di sperimentare ciò che David ritiene stucchevole o sciocco. Rispetto al mondo esterno Ada è isolata, sradicata, incapace anche solo di rendersi conto che una cartella da lavoro è adatta ai documenti di lavoro ma non ai libri e ai quaderni di scuola. Nessuno glielo ha mai spiegato. Diana Liston, affezionata collega di David, sarà il suo ponte per una nuova vita: nella sua casa, dopo l'affidamento, Ada sperimenterà la normalità di una famiglia che consuma cibi preconfezionati, che apre le porte agli adolescenti e in cui i figli si ribellano ai genitori, insieme a lei comincerà a far luce sul passato di David e sui motivi per cui il padre ha scelto per lei una netta separazione dal mondo visibile.
 

Guardò il computer e poi entrò nello studio. Sullo schermo era aperta una finestra: un file di testo. Non l'aveva mai visto prima. Era scritto con il codice personale di David che lei aveva imparato a memoria molti anni prima. Si intitolata "Il mondo invisibile". Sotto c'era un paragrafo seguito da alcune frasi che non capì; frasi criptiche e spezzate, che all'inizio le sembrarono prive di senso. Il cuore cominciò a batterle forte.

C.M.

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